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venerdì, Aprile 26, 2024
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Un colpo di pistola al petto, così Cosimo Di Lauro arruolava i giovani soldati

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Un colpo di pistola al petto, così Cosimo Di Lauro arruolava i giovani soldati usati per sconfiggere la fazione capeggiata dagli Amato-Pagano. Per tastare il coraggio degli aspiranti affiliati, il figlio del Milionario metteva in campo uno spaventoso addestramento: sparava al petto dei ragazzi coperti da un giubbotto antiproiettile rudimentale, così da abituarli al suono e all’impatto dei proiettili.

Il rituale è stato trasposto nel film Gomorra, scritto da Roberto Saviano e girato da Matteo Garrone. Nella celeberrima scena vediamo i giovani raggiunti dai colpi di pistola, che stramazzano al suolo impauriti. Prima di sparare l’affiliato del clan pronuncia parole minacciose: “Te miett’ paura?”.

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Le ferocia di Cosimo Di Lauro ispirò il personaggio di Genny in Gomorra

Era chiaro che la serie tv Gomorra facesse riferimenti alla escalation criminale di Paolo Di Lauro e a quella dei suoi figli come Cosimo e Marco. Noto è anche il parallelismo tra Pietro Savastano e Ciruzzo o’ milionario, meno invece la capacità del personaggio di Genny Savastano di rispecchiare addirittura tre figli dell’ex fedelissimo del boss Aniello La Monica. 

Genny ad inizio serie impersona Domenico Di Lauro, il meno controllabile dei figli del Milionario che una volta mise a ferro e fuoco con alcuni amici la città di Casoria, costringendo il padre a risarcire i danni (nella serie si fa riferimento a Casavatore). Lo stesso Domenico che morirà  giovanissimo dopo essersi schiantato a folle velocità sull’asfalto con la sua moto (anche questa faccenda è ripresa in Gomorra, con Genny che però riuscirà a recuperare dopo il sinistro). Più noti sono invece i parallelismi con Cosimo Di Lauro, vedi la guerra contro i vecchi del clan, e quelli con Marco Di Lauro (la lunga latitanza e quel ruolo di boss ombra che ha per anni avuto l’ormai ex latitante).

LA METAMORFOSI DI GENNY

I fan di Gomorra presero atto della radicale trasformazione del personaggio di Genny. Nel giro di cinque anni il rampollo dei Savastano è profondamente cambiato, passando dal viziato figlio di don Pietro al broker criminale che vuole costruire un aeroporto. Sono stati tanti i passaggi intermedi fondamentali per la “formazione” di Genny.

Il viaggio in Honduras per curare i rapporti con i narcos, la scissione dai fedelissimi di Pietro, gli omicidi del padre e del braccio destro Malammore per poter prendersi Secondigliano. Così come il tentativo di comandare il centro storico di Napoli attraverso il baby boss Sangueblu. Il giovane boss dei Savastano è riuscito ad affermare il suo potere con il sangue versato dai nemici. Nell’ultima stagione Genny muore in un agguato accanto all’amico-nemico Ciro di Marzio.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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