Quest’anno l’ora legale arriva in Italia con un leggero anticipo, infatti, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo toccherà spostare le lancette avanti di un’ora. Il nuovo orario accompagnerà gli italiani fino alla notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando le lancette torneranno indietro. Dunque si dormirà un’ora in meno ma si guadagnerà un’ora di luce in più alla sera, con un conseguente risparmio sui consumi energetici.
I vantaggi e gli svantaggi dell’ora legale
Il passaggio all’ora legale offre diversi vantaggi, tra cui il risparmio di energia elettrica e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Questo comporta benefici economici, traducendosi in bollette meno care per i cittadini. Secondo Terna, lo scorso anno il risparmio è stato di 75 milioni di euro in soli sette mesi.
Tuttavia, il cambio dall’ora solare a quella legale può avere effetti negativi sulla salute, in particolare sul ritmo circadiano. L’alterazione del ciclo sonno-veglia può causare stanchezza, difficoltà di concentrazione e sonnolenza. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato un aumento del rischio di infarti e suicidi in seguito al cambio di orario.
L’abolizione dell’ora legale discussa in Europa
L’abolizione dell’ora legale è un tema che viene discusso da diversi anni, con la Commissione Europea che nel 2018 aveva messo sul tavolo una proposta di cambiamento. Alcuni Paesi avrebbero voluto mantenere l’ora legale tutto l’anno, mentre altri preferivano l’ora solare.
In Europa si discute da molto tempo sulla possibilità di abolire definitivamente l’ora legale. Dalla Francia e Germania non sono mancate proposte di legge in Commissione Europea sulla possibilità di eliminare il cambio dell’ora.
La decisione definitiva era attesa nel 2020, prima dello scoppio della pandemia che, senza dubbio, ha sconvolto tutti i piani. In ogni caso, l’Italia potrebbe continuare a mantenere questo regime, qualora rientrasse tra le sue volontà. Spetta, infatti, ai singoli paesi decidere quale fuso orario adottare. Il nostro Paese intanto ha fatto richiesta di continuare ad adottare il regime del doppio orario, attualmente in vigore.
Il passaggio all’ora legale non avviene in una data fissa, ma varia di anno in anno e ogni nazione decide in autonomia. Negli Stati Uniti, ad esempio, il cambio sarà anticipato alla notte tra l’8 e il 9 marzo, creando una situazione piuttosto insolita: per quasi un mese, la differenza oraria tra Italia e America sarà di 7 ore invece delle solite 6.