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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il fenomeno Airbnb in Italia dilaga: la Campania è tra le regioni più gettonate

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In Italia le seconde case dei privati cittadini, e a volte anche le prime, che vengono sfruttate come attività ricettive sono cresciute del 58% negli ultimi dieci anni, passando da 68.129 a 107.366 unità.

Quasi banale dire che il fenomeno è stato innescato dai portali come Airbnb o Booking, che hanno dato la possibilità di diventare operatore turistico a chi mai si sarebbe immaginato di poterlo fare.

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Attraverso la formula dell’home sharing, infatti, il turismo di condivisione diventa una realtà sempre più consolidata. Chi viaggia con questa formula ha la possibilità di soggiornare in posti magari splendidi spendendo meno di quanto viene richiesto dal settore ricettivo “ufficiale”; esiste poi un secondo grande vantaggio, particolarmente apprezzato dai turisti stranieri, ossia l’occasione di condividere non solo gli spazi ma anche l’atmosfera della casa e le tradizioni locali, rendendo l’esperienza complessiva più autentica e piacevole.

Continuando nella lettura dei dati emerge che la Campania è la regione in cui più sono cresciute le case vacanze: negli ultimi dieci anni abbiamo, infatti, registrato un incremento del 790%, visto che le strutture censite sono passate da 819 a 7.291. Sul secondo gradino del podio troviamo la Basilicata, trainata da Matera e i suoi Sassi, che passa da 74 a 551 case date in affitto, per una percentuale di +645%. Ottime anche i risultati di Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Puglia.

Insomma, il fenomeno Airbnb ha stimolato lo spirito imprenditoriale degli italiani in generale e dei cittadini campani in particolare, i quali, si sa, sono sempre pronti a reinventarsi.

Questo contesto si rivela, infatti, perfetto per offrire opportunità lavorative a chi ne è privo o a chi ha bisogno di arrotondare le entrate mensili familiari.

In tutta la Campania sono quasi 25.000 le case sponsorizzate su Airbnb, un numero che mette in allarme il settore alberghiero tradizionale, che, attraverso la voce di Federalberghi, chiede l’intervento del Ministro Centinaio, affinché si trovino strategie efficaci per contrastare l’abusivismo e la concorrenza sleale e si strutturino strumenti di registrazione e controllo validi per tutti.

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