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sabato, Aprile 27, 2024
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Il figlio di Ignazio La Russa accusato di stupro, il racconto choc della vittima delle presunte violenze sessuali

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Leonardo Apache La Russa, il figlio 19enne del presidente del Senato Ignazio La Russa, è stato accusato da una ragazza di stupro. Il figlio rigetta l’accusa sostenendo che lei fosse consenziente mentre la giovane sostiene di essere stata drogata.

Il racconto dell’accusa a Leonardo La Russa

La ragazza si è recata alla Procura di Milano per raccontare una serie di abusi. I fatti risalgono al 18 maggio scorso. La giovane si era recata con un’amica in un locale nel centro della città, proprio vicino al Duomo di Milano. Qui avrebbe incontrato un vecchio compagno di liceo, Leonardo La Russa, che le avrebbe offerto da bere. Dopo quel momento i ricordi della giovane si proiettano direttamente alla mattina dopo.

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La mattina dopo

Dopo l’incontro infatti la giovane pare aver avuto una sorta di blackout terminato la mattina dopo. Una volta sveglia la giovane si ritrova in un letto sconosciuto, nuda, ed accanto a lei un ragazzo, Leonardo La Russa, anch’egli nudo. La giovane racconta di non ricordare niente e di aver chiesto stesso quella mattina spiegazioni a Leonardo La Russa. Quest’ultimo, dal racconto di lei, le avrebbe spiegato che dopo la discoteca sarebbero rientrati in casa La Russa, con la sua macchina, ed una volta lì avrebbero avuto un rapporto sessuale. Inoltre, da quanto dichiarato dalla giovane, il terzogenito di La Russa, le avrebbe raccontato che ad avere avuto un rapporto con lei sarebbe stato anche un altro amico. Quest’ultimo però non sarebbe mai stato visto nella casa quella mattina.

La ragazza ricorda di aver provato molta vergogna quella mattina e di aver chiesto di vestirsi; i suoi abiti erano infatti al piano di sotto. Nel racconto della giovane spunta anche il presidente del Senato. Pare infatti che intorno alle 12:30 Ignazio La Russa: “si affacciò alla camera vedendomi nel letto, se ne andò via“. A questo punto la giovane vuole andare via ma racconta che Leonardo La Russa: “Mi disse ‘pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire’. A quel punto si avvicinò e mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura“. Chiama la madre che la convince ad andare alla clinica Manganelli. Qui le riscontrano un’ecchimosi al collo e una ferita a una coscia. Risulta anche positiva alla cocaina. Ma l’ha assunta prima di andare in discoteca.

La ragazza racconta poi lo scambio di messaggi avvenuto quella mattina tra lei e l’amica che era presente quella sera. “Non mi ricordo nulla, raccontami di ieri, sono stata drogata?” chiede la giovane. L’amica risponde: “Penso ti abbia drogata. Non mi ascoltavi, poi sei corsa via perché non ti ho più trovata, stavi benissimo fino a prima che ti portò il drink“. Continua poi l’amica: “Ho provato a portarti via non riuscendovi”. L’amica dice di averla notata “euforica” e aggiunge di averla vista baciare il figlio del presidente del Senato.

La versione di Leonardo La Russa 

La versione di Leonardo La Russa è differente; da quanto raccontato dal terzogenito del presidente del Senato infatti, la ragazza era consenziente. “In base a quanto ci state dicendo, sembra che la giovane si riferisca a una notte nella quale ad avviso di Leonardo non vi fu alcuna forma di costrizione: è stata d’accordo nel trascorrere il dopo discoteca con il mio assistito, liberamente andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino a mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente” così dice l’avvocato della difesa.

Quest’ultimo infatti sostiene di non aver ancora letto le carte d’accusa. “Leonardo è molto scosso ed esclude che la ragazza possa aver detto qualcosa del genere nei suoi confronti, così come esclude di aver avuto rapporti insieme ad una terza persona. Quanto a quello che la ragazza avrebbe consumato, non solo esclude di averglielo offerto, ma, qualora si vedesse attribuire questo tipo di condotta, si vedrebbe costretto a sporgere denuncia“. La giovane accusa infatti Leonardo La Russa di averla non solo stuprata ma anche drogata.

In una dichiarazione rilasciata all’Ansa l’avvocato di Leonardo La Russa, che oggi ha intenzione di recarsi in Procura per un incontro con il pm Rosaria Stagnaro, titolare dell’indagine assieme all’aggiunto Letizia Mannella, sostiene che la ricostruzione sia “fumosa“. E che “è pacifico che lei ha assunto sostanze prima di incontrare Leonardo“.

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