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Riqualificazione di Bagnoli, modifiche al progetto a causa del bradisismo

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Il progetto di rigenerazione urbana di Bagnoli subisce un cambio di rotta. Alla luce del riacutizzarsi della crisi bradisismica nella zona dei Campi Flegrei, che ha prodotto alcune delle scosse più forti degli ultimi 40 anni – si pensi a quella di magnitudo 4.6 registrata all’1.25 dello scorso 13 marzo – risulta necessario rimodulare il piano urbanistico che prevede la riqualificazione dell’area dell’ex Italsiderper sostituire parzialmente le volumetrie destinate al residenziale con altre attività di diversa natura, quali attività sportive e ricreative“, stando a quanto dichiarato da Gaetano Manfredi, sindaco del comune di Napoli e commissario straordinario di Bagnoli.

Il freno sul progetto Bagnoli del decreto 07/2024 dei Campi Flegrei

Del resto nell’ambito del progetto di recupero del Sin era prevista la realizzazione di circa mille alloggi destinati a uso residenziale. Tuttavia l’allerta sismica e vulcanica dell’area ha imposto il bisogno di rivedere quanto stabilito. Il decreto del luglio 2024 dei Campi Flegrei, ad oggi convertito in legge, prevede infatti “misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico dell’area“, che pongono inevitabilmente un freno al progetto. “Noi oggi possiamo fare solo alloggi di ricostruzione e in quest’ottica vorremmo sistemare il Borgo Coroglio dando l’opportunità agli abitanti di avere un alloggio alternativo“, ha affermato il sindaco Manfredi, in virtù della norma sopra citata, evidenziando il bisogno di concentrarsi su ciò che è esistente e dicendo “stop” a nuove volumetrie.

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Il confronto con Fulvio Maria Soccodato e la Protezione Civile 

Inoltre durante la cabina di regia a Palazzo Chigi, alla luce della cosiddetta Zona di intervento – individuata al fine di assicurare la maggiore sicurezza possibile del territorio e delle infrastrutture e all’interno della quale rientrano, appunto, i quartieri napoletani occidentali di Bagnoli e di Coroglio -, è stata sottolineata l’importanza del confronto con Fulvio Maria Soccodato, Commissario straordinario dei Campi Flegrei e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile. L’obiettivo è infatti quello di garantire gli interventi di rinnovamento urbano e ambientale, adottando misure di contenimento dell’emergenza sismica.

Due misure fondamentali: la realizzazione di un sottopasso e il recupero del Pontile Nord a Bagnoli

Ma non è tutto. Sono necessarie, infatti, altre due misure fondamentali al fine di assicurare la massima sicurezza, oltre che vie di fuga facilmente accessibili. La prima consiste nella realizzazione di un sottopasso che sorgerà tra via Beccadelli e via Nuova Agnano, volto a migliorare i collegamenti con la Tangenziale Ovest di Napoli. Solo così sarà possibile infatti ridurre le interferenze con la linea ferroviaria Cumana, sfoltendo il traffico automobilistico e garantendo di conseguenza una maggiore fluidità delle arterie stradali. Il secondo intervento chiave consisterà invece nel recupero del Pontile Nord, che necessiterà di manutenzioni straordinarie di modo da garantire la possibilità di evacuare via mare.

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