È cominciata alle 12.30 la conferenza stampa di Rudi Garcia. L’allenatore del Napoli ha risposto alle domande dei giornalisti dalla sala stampa al Konami Center di Castel Volturno per analizzare la sfida tra il suo Napoli e il Frosinone: “Non vediamo l’ora di iniziare. Va bene la preparazione, però ci manca la competizione vera. Sappiamo che avremo un avversario tosto e una squadra con tanto entusiasmo per il campionato di Serie B. È sempre così, quando inizi la Serie A c’è molta voglia. Dovremo essere alla loro altezza sul piano della volontà”.
Sull’assenza di Kvaratskhelia: “Per Khvicha è una questione di prudenza, sapete che ha avuto un trauma e saltato alcune partite. Da quando ha giocato l’ultima gara, anche se la risonanza ha fatto vedere che sta bene, lui sente qualcosa di poco confortevole”.
Sui possibili pericoli nel giocare da campioni d’Italia: “Non penso che la squadra sia in una comfort zone da due anni, altrimenti non vinceresti lo Scudetto. Per me la comfort zone può essere anche uno stato per essere fiduciosi. Da quando hanno vinto, c’è più fiducia, ma può essere pericoloso sul fatto di avere meno voglia di dare il meglio. Voglio tornare a quel livello di voglia già dal fischio d’inizio di domani”.
Sull’imminente arrivo di Gabri Veiga: “Non è una conferenza stampa sul mercato, posso parlare solo dei miei giocatori come Natan e Cajuste”.
E ancora, sui pronostici alla vigilia del campionato: “Penso che siamo tra i favoriti, ma non i favoriti. Se in tutti i campionati europei vincessero solo le squadre favorite, allora il Napoli non avrebbe vinto l’anno scorso. Anche le altre squadre si sono rinforzate. Noi puntiamo in alto. A parte Kim, sostituito con Natan, la squadra che giocava è quasi ancora qua. Per me è importante. Servirà un po’ di freschezza, come quella portata da Cajuste”.
Qualche parola poi sulla squadra e sul lavoro in vista dell’inizio di campionato: “Siamo un gruppo facile da gestire. I giocatori amano lavorare, hanno abitudini da onde positive. Perchè se fai qualcosa che funziona, va bene mantenerlo. Però bisogna anche essere aperti e migliorare. Sono molto curiosi e ascoltano su tutti i piani e sistemi di gioco. Sono contento del lavoro svolto, anche se alcuni sono arrivati da poco, mentre per la mia grande felicità chi poteva partire è ancora qui”.
Quanto sarà difficile per Rudi Garcia gestire le aspettative dopo la vittoria dello Scudetto rispetto allo scorso anno? “La pressione è esattamente la stessa,sia per me sia se fosse rimasto Spalletti. La sfida è difficile da raggiungere e gestire. Ho anche vissuto la stessa cosa a Lille nel 2011, quando rimasi dopo vittoria del campionato e Coppa di Francia”.
Ci sarà spazio dal primo minuto per i nuovi arrivati? Questa la risposta di Rudi Garcia: “Vivono due situazioni diverse perchè Cajuste giocava in Francia, in un campionato europeo. Però non parla bene la lingua. Natan invece arriva dall’America del sud, lasciamo a entrambi il tempo di adattarsi e di imparare dai compagni. Possono anche iniziare domani o subentrare dalla panchina. Sono pronti”.
Vista l’assenza di Kvaratskhelia, Rudi Garcia può puntare su Raspadori o Elmas, ma non solo: “C’è anche Lozano. Secondo me la migliore stagione l’ha fatta a sinistra al Psv. Nella mia testa, anche se ha fatto belle cose a destra, può essere un giocatore importante. Certo che ci sono anche Raspa ed Elmas, sto provando dei giocatori che hanno la qualità di essere polivalenti. Non è un difetto, anche se alcuni giocatori ne soffrono. Per un allenatore è ottimo. La cosa sicura è che Raspadori giocherà dal primo minuto”.
Spazio sul finale per un’analisi del gioco da parte di Rudi Garcia: “La filosofia di gioco rimarrà la stessa del pre-campionato, poi ho parlato di squadra camaleonte perchè servono atteggiamenti diversi. Durante la preparazione non eravamo al 100% e c’erano giocatori stanchi. Lì devi usare più il cervello ed essere lucido. Abbiamo visto nel corso della partita una squadra che aspettava in blocco e poi ripartiva con Osimhen. Ben venga che le squadre vengano a prenderci alti”.
