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lunedì, Giugno 17, 2024
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La storia di Fabrizio, immobilizzato da un anno dopo aver preso un antibiotico

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Il professor Fabrizio Gentili, 47 anni, docente di Fisica al liceo Scientifico Galilei di Macerata, vive un calvario da un anno e mezzo a causa di un antibiotico assunto per un’infezione alle vie urinarie. Ciò che doveva essere una cura si è trasformato in un incubo, con dolori lancinanti in tutto il corpo, rendendolo incapace di lavorare, guidare e persino di compiere azioni quotidiane semplici.

La sua vita da atleta e padre dinamico è stata stravolta, passando dall’alzare pesi in palestra all’essere immobilizzato sul divano con fasce alle braccia per alleviare il dolore. Nonostante i sintomi gravi e invalidanti, la mancanza di una diagnosi certa rende difficile ottenere il riconoscimento dello Stato per una pensione di invalidità temporanea.

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Il drammatico accaduto di Fabrizio Gentili

Fabrizio Gentili racconta il suo peregrinare tra ospedali, ricoveri, esami e terapie costose, spesso inefficaci. Il dolore ai tendini colpisce tutto il corpo, costringendolo a dosare ogni grammo di forza per compiere le attività quotidiane. I medici non riescono a certificare il nesso causa-effetto, lasciando Gentili senza il sostegno finanziario di cui avrebbe diritto.

Nonostante centinaia di analisi del sangue con risultati perfetti, nessuna infiammazione evidente, e numerosi tentativi di terapie, la sua condizione peggiora. Il cortisone, prescritto per alleviare i sintomi, provoca ulteriori effetti collaterali.

Il professore ricerca disperatamente una soluzione, cercando aiuto in vari settori medici senza successo. Anche dopo mesi di elettrostimolazioni, infiltrazioni e tentativi con farmaci, i risultati sono deludenti. Si rivolge alla Cannabis terapeutica, provando a trovare sollievo, ma è solo un leggero miglioramento.

La sua ricerca di una diagnosi e di un trattamento efficace lo porta a contattare altri danneggiati dallo stesso antibiotico attraverso un gruppo su Facebook. La denuncia all’Agenzia del Farmaco non riceve risposta, mentre la casa farmaceutica sottolinea che gli effetti collaterali sono indicati nel bugiardino.

Dopo un lungo percorso tra esami, ricoveri, e terapie, Gentili sperimenta qualche miglioramento, ma i dolori persistono.

Alterno qualche giorno in cui sembra andare bene a giorni in cui si riaccendono i dolori. Ancora non riesco a guidare, faccio fatica a lavarmi autonomamente soprattutto al di sopra delle spalle. Qualche volta riesco anche a fare qualche faccenda, ma se è il momento giusto, nel giorno giusto, altrimenti niente. Non posso andare a lavoro, oramai prendo lo stipendio al 50%. Per lo Stato non ho nessuna diagnosi, i medici mi hanno abbandonato agli effetti avversi che mi dicono ci sono in tutte le medicine. Per qualche altro mese così, poi da giugno niente stipendio ma solo mantenimento del posto per un altro anno e mezzo“, racconta Fabrizio Gentili.

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