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venerdì, Maggio 3, 2024
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“Longobardi-Beneduce uniti nonostante contrasti, scontri e pentiti”, la relazione della Dia sulla camorra di Pozzuoli

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L’ultima relazione della Dia ha ricostruito lo scenario criminale dell’Area Flegrea che ricomprende tutti i territori circostanti il Golfo di Pozzuoli. Essa, oltre ai Comuni dell’omonima penisola, include quello puteolano con le sue frazioni che con Quarto costituiscono i centri più importanti per estensione e popolazione. L’analisi dei fenomeni criminali osservati negli anni restituisce l’immagine di organizzazioni camorristiche sensibilmente radicate nel territorio e che sono riuscite a insinuarsi progressivamente in molteplici settori dell’economia.

In particolare, il territorio di Pozzuoli risulta tradizionalmente legato alla storia del clan LONGOBARDI-BENEDUCE le cui odierne dinamiche hanno subito una profonda trasformazione in ragione dei numerosi provvedimenti anche giudiziari che nel tempo hanno colpito gli esponenti di entrambe le fazioni, determinando frequenti rimodulazioni interne alle compagini. La storia criminale del clan LONGOBARDI-BENEDUCE, come documentano anche talune recenti sentenze, è sempre stata caratterizzata da contrasti interni e la formazione di fazioni contrapposte con violenti scontri spesso sfociati in gravi fatti di sangue. Tali dinamiche non hanno tuttavia comportato una vera e propria scissione: la compagine appare, di fatto, unitaria nonostante diversi membri abbiano deciso di collaborare con la giustizia.

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L’organizzazione si è affermata anche tramite il sistematico compimento di plurimi atti intimidatori finalizzati a estorcere agli imprenditori locali consistenti somme di danaro e mediante il controllo capillare delle locali piazze di spaccio. L’operatività del clan LONGOBARDI-BENEDUCE ha trovato altresì conferma anche nel semestre in esame nel corso del quale l’efficace azione di contrasto di Magistratura e forze dell’ordine ha portato all’arresto di diversi affiliati, alcuni dei quali responsabili di estorsioni aggravate commesse in danno di imprenditori e commercianti del luogo. Nel periodo in esame non sono inoltre mancati violenti atti eseguiti con l’uso delle armi ad opera di soggetti gravitanti nel settore degli stupefacenti verosimilmente connessi con una accesa conflittualità tra gruppi antagonisti per la contesa delle locali piazze di spaccio. Gli episodi più rilevanti si sono verificati nel quartiere denominato “Monterusciello/600 alloggi” con taluni ferimenti e stese.

Nel Comune di Quarto, accanto al gruppo criminale organico ai LONGOBARDI-BENEDUCE
denominato “l’ala quartese”, esercita la propria influenza un’articolazione del clan POLVERINO dedita principalmente ad estorsioni e spaccio di stupefacenti.

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