13.9 C
Napoli
venerdì, Aprile 19, 2024
PUBBLICITÀ

Da Giugliano a Milano, l’agente Luigi Savino racconta la paralisi di Milano: “Sarà dura tornare alla normalità”

PUBBLICITÀ

«A volte si dice che gli agenti della polizia locale non lavorino perché sono intenti a prendersi il caffè al bar. Bene, da quando è iniziata l’emergenza Covid-19 i caschi bianchi sono praticamente gli unici a far proseguire in parte gli affari dei locali del centro perché per il resto non si vede nessuno. La città, soprattutto in centro, è desolatamente vuota».

L’agente municipale Luigi Savino, giuglianese Doc ma oramai da più di 10 anni a Milano, usa l’ironia per descrivere quanto sta accadendo nel capoluogo lombardo. Da 12 anni in servizio come agente municipale nel capoluogo lombardo dopo aver vinto un concorso Luigi, nativo di Giugliano, è un testimone perfetto per descrivere il blocco pressocchè totale anche nella città meneghina dalla quale sabato tantissimi meridionali sono scappati riversandosi in fretta e furia alla stazione centrale per prendere tutti i treni disponibili.

PUBBLICITÀ

Le parole di Luigi Savino

«Si è fermato tutto, al centro di Milano specialmente” – afferma Luigi. “Prima ho fatto una battuta sui vigili urbani al bar a bere il caffè ma sino ad un certo punto perché di clienti non se ne vedono. Io per 3 giorni a settimana lavoro al Duomo e nell’arco di una singola giornata se si vedono non più di 30 persone. Lo scorso sabato in galleria, di mattina, sono passate non più di 10 persona, roba impensabile fino a poco fa». Paradossalmente, in periferia l’effetto negativo da Covid 19 sembra essere meno invasivo.

«Le attività rimaste aperte, seppur arrancando, cercano di andare avanti ma è il centro ad essere vuoto. Avete presente l’entusiasmo e i vantaggi dovuti all’Expo 2015? Ecco, dimenticateli perché i visitatori, trainati da quell’evento perchè non si vedono più e chissà per quanto tempo sarà così». Ma anche la capitale italiana dell’efficienza avrà difficoltà a rialzarsi una volta terminata l’epidemia da Coronavirus? La risposta di Luigi è netta «Si, secondo me sarà davvero dura tornare alla normalità».

E i locali pieni di giovani a fare l’aperitivo a corso Buenos Aires e ai Navigli? «Non so se effettivamente c’erano tutte queste persone, forse è stato ingigantito». Le immagini dei cittadini meridionali che di sabato assaltano i treni per tornare nelle terre d’origini nel giorno prima dell’allargamento delle aree a rischio (e della successiva dichiarazione della zona rossa in tutt’Italia) e e con annesso pasticcio sul fronte comunicazione con una bozza non definitiva arrivata alle testate giornalistiche, sono ancora vive. «Non ero lì, ma era probabile che accadesse, l’atmosfera era già tesa da giorni» chiosa Luigi Savino.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sorpresa all’Isola Famosi, Peppe Di Napoli lascia: “Problemi fisici”

Sorpresa all'Isola Famosi, Peppe Di Napoli lascia e lo annuncia sui social. "GRAZIE A TUTTI PER IL SUPPORTO❤️ PURTROPPO PER...

Nella stessa categoria