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HomeCronacaMaxi sequestro di droga a Castel Volturno, colpo all’inchiesta: scarcerati in tre

Maxi sequestro di droga a Castel Volturno, colpo all’inchiesta: scarcerati in tre

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Tre su quattro scarcerati. È questo il ‘bilancio’ dello interrogatorio di garanzia che ha portato fuori tre dei quattro arrestati del maxi blitz di qualche giorno fa in una villetta di Castel Volturno. Si tratta del sequestro più imponente degli ultimi anni, messo a segno in quello che, con tutta probabilità, era un hub per lo smistamento degli stupefacenti, un deposito dove tenere la droga al sicuro per distribuirla mano a mano a chi l’avrebbe poi portata nelle piazze di spaccio.

Fondamentali si sono rivelate le argomentazioni del legale degli indagati, l’abile avvocato Rocco Maria Spina, riuscito a far scarcerare Michele Carbone, Ernesto De Felice (quest’ultimo indicato come vicino ai Di Lauro) e Maria Grimaldi. Resta dentro il solo Giuseppe Giordano.

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Il blitz dei carabinieri nella villetta

L’operazione, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, è scattata qualche giorno fa Una volta localizzata la struttura , i carabinieri hanno organizzato l’appostamento. I militari hanno così assistito, nel tardo pomeriggio di ieri, a uno degli spostamenti: i tre uomini sono arrivati in un’automobile e sono saltati fuori mentre caricavano un borsone nel bagagliaio.

Passo successivo, la perquisizione all’interno della villetta, che a prima vista appariva come un normale appartamento se non fosse che aveva le pellicole oscuranti attaccate sulle finestre degli infissi. In casa sono stati trovati bilancini di precisione, guanti neri in lattice e adesivi con la bandiera marocchina. Ancora, 60 grammi di cocaina, una manciata di proiettili e il caricatore di una pistola.

Il grosso della droga era all’esterno, sotto un telone di plastica: 745 chili di hashish confezionato in panetti e 4 chili e mezzo di marijuana. Parte della droga era stata già preparata in ovuli, quindi per i corrieri che la trasportano nello stomaco. Un sequestro da circa tre milioni di euro.

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