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sabato, Aprile 27, 2024
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A Napoli l’amore vince sul Covid, Giuseppe e Maria festeggiano 62 anni di nozze in ospedale

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Hanno festeggiato 62 anni di matrimonio in una camera della clinica Santa Patrizia di Secondigliano. E per l’occasione, Giuseppe e Maria, entrambi positivi al Covid, non hanno voluto rinunciare alle foto di rito per festeggiare il loro anniversario. Entrambi sorridenti, con la donna che per festeggiare ha voluto indossare anche una vestaglia rosa e si è lasciata sfilare le cannule dell’ossigeno dal naso. Poi una torta, un brindisi e per completare il quadro che rappresenta la felicità, anche il video ricordo inviato ai figli con un messaggio Whatsapp. A riportare la romantica storia è Il Mattino [qui l’articolo].

Le condizioni di Giuseppe e Maria, la coppia positiva al Covid

Al momento sia l’uomo che la donna hanno superato la fase più critica della malattia e si avviano verso la guarigione. Al quotidiano, l’infermiera della clinica ha spiegato che la coppia di sposi dovrà rifare il tampone, anche se filtra comunque ottimismo. Una bella storia, soprattutto se si tiene conto che, appena arrivati, Giuseppe e Maria si è avviata una vera e propria macchina della solidarietà, con i medici che si sono mostrati vicini ai due sin dal primo giorno.

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Le altre notizie | Giugliano prega per Mimmo, viaggio della speranza a Mantova per la cura al plasma [Articolo del 17 novembre 2020]

Da Giugliano a Mantova per il viaggio della speranza, un lungo viaggio di circa 700 Km attaccato ad una bombola d’ossigeno nella speranza di arrivare quanto prima all’ospdale ‘Carlo Poma’, noto in Italia per la sperimentazione della cura al plasma al Covid. E’ la storia di Mimmo, noto professionista giuglianese, raccontata dal Gazzettino di Mantova. Giovedì Mimmo è partito insieme a suo figlio dalla sua città, Giugliano, per arrivare a Mantova dove si spera che possano dargli una sacca di plasma autoimmune. Il paziente – come riporta il giornale di Mantova – è stato subito preso in carico dai medici del pronto soccorso e stabilizzato.

«E’ pazzesco – racconta uno di loro – poteva morire in auto durante il viaggio. Abbiamo immediatamente chiamato anche i nostri colleghi rianimatori e lo abbiamo intubato. Poi lo abbiamo trasferito su, in Rianimazione. Ormai ci chiamano ogni giorno da ogni parte d’Italia per chiederci se a Mantova facciamo il trattamento con il plasma del paziente convalescente ed è una situazione che ci sta mettendo in difficoltà». Mantova insieme a Pavia è stata tra le prime città a sperimentare la terapia con il plasma iperimmune. Mimmo è ancora ricoverato in Rianimazione e le sue condizioni restano gravi. Ha una grave forma di polmonite da Covid-19 e al momento è già stato sottoposto a due infusioni di plasma. La sperenza è che il trattamento possa far effetto.

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