È ufficiale, il Napoli ha ufficialmente raggiunto un accordo con PES. La partnership KONAMI-Napoli nel settore dei videogiochi avrà inizio nella stagione 2021/22. Mentre, dal 2022/23 PES sarà l’unico gioco a includere una riproduzione del club partenopeo completamente autorizzata.
Nasce il ‘SSC Napoli Konami Training Center’
La collaborazione riguarderà anche la denominazione del centro sportivo degli azzurri. Dal primo luglio 2021 la struttura sarà denominata SSC Napoli Konami Training Center, con una nuovissima area gaming per calciatori e ospiti. Questo arriva dopo la sottoscrizione di un accordo di collaborazione di lunga durata con l’azienda videoludica giapponese: la licenza del Napoli sarà presente in esclusiva nella serie eFootball PES a partire dalla stagione 2022/23.
Le altre notizie – Lavezzi rivela: “Potevo tornare in Italia, ma non ho voluto tradire Napoli”
Ezequiel Lavezzi, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport 24, ha parlato dei suoi anni passati al Napoli, del suo rapporto con la città e di ciò che lo lega a Diego Armando Maradona: “Ho smesso a 34 anni perché mi era passata la voglia, arrivai a un punto che durante un allenamento non volevo più continuare nonostante tante proposte in Europa, America e Cina”.
Lavezzi: “In Italia solo il Napoli”
“In Italia c’era la possibilità di un mio ritorno ma a Napoli ho creato una sintonia unica con la città e l’ambiente e non volevo giocare in un’altra squadra in Serie A. Non sono mai stato richiamato dal Napoli per un eventuale ritorno”, spiega Lavezzi nell’intervista.
Meravigliose le parole di Lavezzi sul Napoli e sulla città: “Voglio tanto bene alla città, è un rapporto di amore che dura ancora dopo tanti anni ed è speciale. A Napoli è stato tutto speciale, una grande esperienza. E’ stata la prima squadra in Europa dopo i miei esordi in Argentina. Per me rappresenta una grande tappa della mia carriera, sono stato sempre sincero con i tifosi e perciò mi amano ancora. Il coro che mi riservavano i tifosi è una sensazione unica, sono cose sempre belle queste. Non potevo andare in giro a Napoli, era difficile, al massimo la sera. L’amore tra me e la città è stato sempre genuino, questo è il segreto del perché i tifosi mi hanno apprezzato”.
Sul paragone con Maradona: “Il paragone con lui può essere solo perché entrambi siamo argentini. Diego è il calcio, io ho sempre cercato di dare tutto per il Napoli e di fare il mio meglio. Ho provato grande dispiacere quando Diego è morto, ancora non ci credo”.