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martedì, Aprile 23, 2024
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Naso rotto al medico dai parenti del paziente, De Luca: “Episodio vergognoso, presentata una richiesta”

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“Desidero esprimere la mia solidarietà e vicinanza alla dottoressa dell’ospedale San Giovanni Bosco che ha subìto la scorsa notte una vile e gravissima aggressione. Ancora un atto di violenza nei confronti di un medico che sta svolgendo con impegno e dedizione il proprio lavoro, e ancora nel pronto soccorso dell’ospedale. Solidarietà anche all’intero personale medico e sanitario che lavorano nel presidio. Ancora una volta, nel ripetersi di episodi che condanniamo e denunciamo, ricordiamo che da oltre un anno abbiamo presentato la richiesta formale, tramite la Prefettura, per l’istituzione di un posto di polizia al San Giovanni Bosco. Episodi come quello di stanotte non sono più tollerabili”.

Un chirurgo è stato picchiato la scorsa notte a Napoli mentre stava svolgendo la consulenza in pronto soccorso all’ospedale San Giovanni Bosco. La vittima, una donna, a causa della violenza subita avrà una convalescenza di almeno 30 giorni per un trauma facciale. Ad aggredirla sarebbero state alcune donne che si erano introdotte nel pronto soccorso aggirando i divieti. “L’aggressione di questa notte è un gesto vile e indegno. Ho sentito la dottoressa e le ho personalmente garantito che l’azienda è e sarà al suo fianco anche in tribunale. Niente può giustificare quanto accaduto, un fatto che al di là del trauma fisico ed emotivo cagionato, mette a rischio l’assistenza”, ha commentato il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva. “Chi ha aggredito la dottoressa – ha aggiunto Verdoliva – ha aggredito ciascun medico, ciascuna infermiera e operatore dell’Asl Napoli 1 Centro, ma soprattutto ha tolto ad altri pazienti il diritto di essere assistiti”.

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“Era al lavoro, stava compiendo il suo dovere, le hanno rotto il setto nasale a pugni. Il nuovo capitolo della vergogna delle aggressioni al personale degli ospedali arriva dal San Giovanni Bosco. La vittima è un medico chirurgo, una donna, che è stata picchiata dai parenti di un paziente fino a riportare la rottura del setto. Un infortunio sul lavoro che la terrà lontana dall’ospedale per 30 giorni con un danno per tutti i pazienti in cura. La malcapitata ha presentato denuncia ai carabinieri e l’Asl ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento. Una decisione sacrosanta. Oramai si è superato ogni limite. E’ inaccettabile che i medici, gli operatori e tutti i lavoratori degli ospedali siano esposti a rischi per la loro incolumità”.

Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli. “Alla luce dell’aggressione del San Giovanni Bosco, la numero 66 del 2019, secondo la lista stilata dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’, ci chiediamo cosa debba succedere ancora per convincere la Questura a istituire i presidi di polizia presso le strutture ospedaliere. Si tratta di una necessità che chiediamo oramai da tempo immemore senza ricevere risposta. Abbiamo inviato una nuova nota a Questura e Prefettura per sollecitare l’istituzione dei presidi. Speriamo che, alla luce di quest’ultimo vergognoso capitolo, ci sia dato ascolto”.

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