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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Nuovo riconoscimento per Angelo Covino, Presidente onorario dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria

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Marano. Per Angelo Covino sovraordinato al Comune di Marano, arriva un ulteriore riconoscimento dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria che lo ha nominato Presidente onorario.

Covino non è affatto nuovo agli ambienti del Ministero della Giustizia, avendo prestato in passato servizio come agente nel Corpo di Polizia Penitenziaria ma anche come cancelliere presso il Tribunale di Napoli.

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L’associazione polizia penitenziaria che è sotto la tutela ed il coordinamento del ministero della giustizia e che conta oltre 10 mila iscritti in tutta Italia tra sindacato SAPPE ed associazione ANPPE, sarà rappresentata da oggi in Campania dal dottor Covino che attualmente è anche sovraordinato al Comune di Marano su nomina del prefetto di Napoli.

Dipendente pubblico, giornalista pubblicista e praticante avvocato, Covino metterà in campo la sua esperienza nell’associazione proprio per incrementare le attività sul territorio della regione Campania. L’associazione Anppe, l’unica organizzazione, a livello nazionale, rappresentativa del personale del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo di Polizia Penitenziaria in congedo” attualmente è presente già in diversi comuni della provincia di Napoli ed ha come scopo preciquo tra l’atro di tramandare le tradizioni del corpo, di svolgere e migliorare ogni possibile assistenza sociale, di rinsaldare lo spirito di servizio tra il personale in congedo e quello in servizio e di contribuire alla prevenzione della criminalità attraverso un’opera di ordine culturale, politica e sociale ed attua sinergie con le Istituzioni, gli Enti locali e le Associazioni di categoria.

Il traguardo prefissato dal presidente nazionale Anppe dott Donato Capece, attuale segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, è quello di portare l’associazione di polizia penitenziaria – riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica, anche in altri centri anche per far conoscere a tutti i cittadini l’opera meritoria delle fiamme azzurre che sono la prima frontiera nel percorso di rieducazione dei cittadini che hanno una esperienza detentiva.

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