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sabato, Aprile 27, 2024
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Omicidio Antonio Bortone a Sant’Antimo, si ascolta il ferito Mario D’Isidoro: due piste seguite dagli inquirenti

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Inseguito e ucciso come un boss. Una vera e propria esecuzione in pieno stampo camorristico quella avvenuta ieri a Sant’Antimo. A cadere sotto i colpi dei killer un giovane di 25 anni, Antonio Bortone, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco, è deceduto sul posto dell’agguato, in via Solimena nonostante l’intervento dei sanitari.

Sul posto si sono recati i Carabinieri. Sul luogo dell’omicidio, avvenuto alle 20.10, si sono recati i Carabinieri della compagnia di Giugliano. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per ricostruire dinamica e matrice. All’ospedale di Aversa è giunto poi un 29enne già noto alle forze dell’ordine, Mario D’Isidoro, residente nella zona, ritenuto vicino al clan Ranucci. I carabinieri non escludono che ci possa essere un collegamento con l’omicidio di Antonio Bortone.  I sicari hanno agito a colpo sicuro nella zona delle “Palazzine” e freddato la vittima. A Sant’Antimo il clan egemone è storicamente quello dei Puca, che ha il predominio sul business di droga e racket. Ed i killer sono entrati in azione proprio in una delle piazze di spaccio più redditizie per i clan della zona.

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Antonio è il fratello di Cesario, che nel 2020 è stato arrestato nella maxiretata operazione Antemio che ha svelato l’intreccio tra clan e politica a comune dell’hinterland di Napoli. Nel 2016 era sfuggito a un agguato. Due le piste battute dagli investigatori: una porta a un’epurazione interna alla cosca, l’altra a un attacco frontale di ciò che resta del clan Moccia di Afragola ai rivali Verde.

Di Cesario Bortone ha parlato anche il collaboratore di giustizia Claudio Lamino che l’ha indicato come coinvolto in un agguato (poi fallito) avvenuto il 26 ottobre 2016 su incarico dell’allora reggente del clan Verde e che maturò nell’ambito del controllo della piazza di spaccio di Sant’Antimo che si trovava proprio a ridosso di via Solimena, la strada in cui è avvenuto il delitto.

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