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sabato, Aprile 27, 2024
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Melito. Blitz nel parco Monaco, tre pusher si fingono operai: arrestati

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Si sono finti operai di una ditta edile per sfuggire all’arresto. Tre pusher sono finiti in manette nel parco Monaco di Melito, supermarket della droga a cielo aperto tra Scampia e il comune a nord di Napoli. Nella roccaforte dello spaccio hanno fatto irruzione i carabinieri della Compagnia di Marano e della tenenza di Melito. Gli uomini dell’Arma, in questi giorni impegnati in una massiccia operazione di controllo hanno anche denunciato una donna per favoreggiamento. Si tratta della proprietaria dell’appartamento in cui i tre spacciatori hanno trovato riparo all’arrivo dei militari.

La vasta operazione – iniziata la sera di martedì scorso e continuata fino alla mattinata di oggi – si è sviluppata lungo i principali snodi della città e nella piazza di spaccio conosciuta come “Parco Monaco”.

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E’ proprio lì che i carabinieri della Sezione Operativa di Marano e della Tenenza di Melito hanno bloccato tre persone, già note alle ff.oo, intenti a cedere delle dosi di stupefacenti (cocaina e marijuana) a vari acquirenti. Si tratta di Esposito Costantino, 47enne napoletano, Iafulli Guglielmo, 48enne napoletano, Barbato Massimo, 47enne mugnanese. I clienti andavano da Barbato che – con le funzioni di vedetta – li  indirizzava da Esposito.

Quest’ultimo, dopo aver ricevuto l’ordine e la somma pattuita, si faceva lanciare da Iafulli – posizionato al terzo piano di un palazzo – le dosi pattuite. Compreso il “sistema aziendale” , i carabinieri hanno fatto irruzione bloccando subito il “palo”, mentre gli altri 2 complici  si sono rifugiati all’interno del condominio in un’abitazione privata.

I militari li hanno visti, sono entrati e li hanno arrestati. I 2 avevano tentato di sfuggire alla cattura fingendosi degli operai che stavano ristrutturando un bagno della casa di una donna proprietaria dell’appartamento. I militari hanno denunciato anche lei per favoreggiamento personale. La perquisizione dello stabile ha consentito inoltre di rinvenire e sequestrare un borsello contenente 35 dosi di droga. Era nascosto nel cosiddetto “sistema”, un cassetto artigianale appositamente creato sulla facciata dello stabile, al di sotto di una finestra condominiale, posta al quarto piano.

Operazione a Melito: fermati 3 contrabbandieri

Nell’ambito della stessa operazione sono stati fermati e denunciati 3 pregiudicati del luogo intenti a vendere in strada sigarette di contrabbando. Si tratta di B.R., 38enne, G.N., 57enne, E.G. 41enne, sorpresi in possesso di 7 chili di bionde. 350 i pacchetti di sigarette di varie marche, privi del talloncino del monopolio di Stato, dal valore sul mercato nero di circa mille euro.
Durante le operazioni sono stati sanzionati anche 2 esercizi commerciali (un bar e un pub) che non hanno rispettato gli orari previsti dalla normativa COVID.
Sono state elevate decine di contravvenzioni al codice della strada. Controllate centinaia di persone, molte delle quali già note alle ff.oo.
Un 19enne è stato denunciato poiché beccato senza patente alla guida di un’auto già sottoposta a sequestro. L’auto è stata affidata ad una ditta specializzata.

Immediati accertamenti effettuati dai carabinieri hanno consentito di verificare che gli arrestati e i denunciati per contrabbando TLE sono percettori di reddito di cittadinanza per un importo complessivo di 5mila e 665 euro mensili. Verranno segnalati all’INPS per l’adozione dei provvedimenti di revoca. Gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Poggioreale.

 

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