Esattamente un mese fa perdeva la vita Pasquale Apicella. Il poliziotto napoletano ucciso da 3 malviventi accusati di omicidio volontario. La moglie di Pasquale Apicella e la sorella hanno condiviso un pensiero, poi un video con immagini di Pasquale sorridente, felice, “un gigante buono”. Come sottolinea Giuliana Ghidotti, dalla morte del marito sono passati “30 giorni, 720 ore, 43.200 minuti, 2.592.000 secondi”.
A casa sua citofonò un dirigente del commissariato di Secondigliano, Giovanni De Stefano, che ssalì in casa sua insieme ad alcuni agenti. Su Facebook, la moglie di Apicella spesso parla con il marito attraverso un diario: “Un mese fa in questo momento il mio cuore si è fermato perché anche se non lo sapevo il tuo si era già fermato da qualche ora”.
“Un mese fa in questo momento tutto ha cessato di essere e ogni cosa bella ha perso valore. Un mese fa in questo momento la mia vita è finita. Un mese fa in questo momento la terra sotto i miei piedi ha tremato ed è scomparsa ed io ho iniziato la caduta libera nell’abisso della disperazione”. A tenere ancora piedi Giuliana è l’amore per i due figli diventati orfani di padre.
La Polizia di Stato ha intanto voluto ricordare Lino Apicella pubblicando sui social un ritratto fatto da un collega americano, il poliziotto e disegnatore Jonny Castro, che ritrae l’agente napoletano sorridente e in divisa al momento del giuramento
Il post della moglie
https://www.facebook.com/giuliana.ghidotti/posts/10220904581511736
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La video dedica della sorella
https://www.facebook.com/nella.apicella/videos/3238000416233601/
Morte di Pasquale Apicella, scarcerato uno della banda
Scarcerato uno dei quattro esponenti della banda arrestata per la morte di Pasquale Apicella, restano in carcere altri tre. Questa la decisione presa dal Riesame sui 4 rom indagati per l’omicidio del poliziotto napoletano. In cella sono rimasti i 3 rom Fabricio Hadzovic, 40 anni, Admir Hadzovic, 27 anni, Igor Adzovic, 39 anni,, per i quali è stata confermata l’accusa di omicidio volontario, rapina, resistenza a pubblico ufficiale. Un quarto del gruppo, Renato Adzovic, 23 anni, accusato invece di favoreggiamento, è stato scarcerato.