“E’ una cosa che non deve più succedere”. Senza troppi giri di parole Pier Silvio Berlusconi, che così si è espresso sul servizio de Le Iene inerente alla vicenda di Forlì, che ha visto il suicidio di un ragazzo di 24 anni, Daniele, e del 64enne Roberto Zaccaria, che sui social con il ragazzo si fingeva una donna.
“È una vicenda che tocca la mia sensibilità — ha spiegato Pier Silvio Berlusconi durante un incontro con la stampa per illustrare gli ascolti in crescita di Mediaset —. Noi facciamo una tv incentrata su tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto. Penso che dovremo alzare ulteriormente il livello di attenzione e sensibilità”.
PIER SILVIO BERLUSCONI: “E’ UNA QUESTIONE DI SENSIBILITA’ “
Sotto accusa c’è un certo modello di intrattenimento para-giornalistico, fatto di gogna pubblica, di giudizio spiccio, di audio rubati e volti mal nascosti (come nel caso dell’ultima vittima, che in realtà nonostante l’oscuramento del volto, aveva i connotati facilmente riconoscibili).
“Non voglio entrare nello specifico — ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi — e penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti. Ma il punto è come viene fatto: servono attenzione e sensibilità, e mi rendo conto che non è facile. Le Iene sono un programma fatto da signori professionisti. Davide Parenti, l’autore, è bravo. Ma è una questione di sensibilità personale: da editore dico che quella cosa lì non mi è piaciuta. È un lavoro complesso e può capitare, ma a maggior ragione bisogna tenere alto il livello di guardia”.