Iniziano le indagini nei confronti di due professionisti di Pianeta Grande dopo la morte di Francesca Oliva, paziente incinta di tre gemelli. I due sono accusati di aver manomesso la cartella clinica della paziente
Nascondere l’omicidio colposo
Finiti sotto accusa, dinnanzi al gup Rosario Dello Scritto a tribunale di Santa Maria Capua Vetere due tecnici informatici. Nel corso dell’udienza è stata ammessa la costituzione delle parti civili. Secondo la ricostruzione gli indagati avrebbero modificato i dati della cartella clinica di Francesca Oliva, dopo la sua morte avvenuta il 24 maggio del 2014, per non essere accusati di omicidio colposo. Coinvolti nella medesima vicenda: Vincenzo Schiavone, amministratore della clinica Pineta Grande; Stefano Palmieri, primario del reparto di ostetricia e ginecologia, Gabriele Vallefuoco e Giuseppe Delle Donne, ginecologi della clinica nel periodo in cui era ricoverata Francesca Oliva.
I tecnici informatici manomettono la cartella clinica
Secondo la ricostruzione dei fatti i tecnici avrebbero modificato varie voci sulla cartella clinica di Francesca Oliva, dopo la sua morte. Avrebbero cancellato le parole “malessere generale” annotate in cartella il 23 maggio. Nella sezione del ricovero avrebbero inoltre inserito la seguente descrizione “gravidanza indotta con Fivet paziente sottoposta a cerchiaggio, esibisce esami che evidenziano leucocitosi, neutrofilia praticato in ecografia”. Sempre dopo il decesso, due ore dopo circa avrebbero aggiunto altre parole alla visita ostetrica effettuata il 22 maggio: “all’atto non si apprezzano perdite atipiche”.
