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domenica, Aprile 28, 2024
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Da Napoli a Roma per truffare gli anziani, 6 arresti contro la banda

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Da Napoli a Roma per truffare gli anziani, 6 arresti contro la banda. Sabato 2 marzo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere hanno arrestato 6 uomini, tutti originari della provincia di Napoli, perché gravemente indiziati del reato di truffa aggravata in concorso, commessa a Roma, in zona Tomba di Nerone, in danno di una persona anziana. Dopo l’arresto di un uomo per una truffa ai danni di un’anziana in zona Pigneto, lo scorso 12 febbraio.

Gli stessi Carabinieri, che da tempo seguono il fenomeno delle truffe agli anziani, impegnando sul territorio uomini e mezzi per le attività di prevenzione e contrasto, hanno approfondito gli elementi in loro possesso, analizzato i contatti e gli spostamenti dell’arrestato e sono risaliti alla centrale, a Napoli, da cui partivano le telefonate alle vittime per indurle, con l’inganno, a consegnare denaro e gioielli, al finto delegato delle poste che si sarebbe presentato a casa per ritirare il pacco del nipote.

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LE INDAGINI E IL BLITZ A CASORIA

Così, sulla base delle risultanze investigative raccolte, la Procura della Repubblica di Roma ha emesso un decreto di perquisizione all’interno della centrale telefonica, localizzata in un deposito situato a Casoria. Contemporaneamente all’esecuzione della perquisizione, i Carabinieri della Compagnia Trastevere hanno predisposto dei servizi di pattuglia sulla Capitale per intercettare eventuali emissari, inviati da Napoli a Roma, in contatto con la centrale telefonica, per portare a segno le truffe.

Durante le citate attività di controllo, le pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Trastevere, in una via residenziale del quartiere Tomba di Nerone, hanno intercettato e notato la presenza di un’auto sospetta che effettuava vari giri dell’isolato, rallentando e riprendendo la marcia continuamente. Alla guida dell’auto, i Carabinieri hanno riconosciuto l’uomo già arrestato lo scorso 12 febbraio.

IL FINTO FIGLIO

Così dopo averlo pedinato per pochi metri e osservato a distanza hanno notato dopo poco, un anziano avvicinarsi alla sua auto che, dopo aver scambiato alcune battute, gli consegnava delle banconote e un assegno. I militari quindi, prima ancora che l’uomo potesse ripartire ed allontanarsi sono intervenuti e l’hanno bloccato, recuperando l’intera somma di denaro.

Dalla ricostruzione dei fatti è emerso, sin da subito, che la vittima, un 84enne, residente in un condominio poco distante, era stato contattato poco prima al telefono da un uomo che, fingendosi suo figlio, l’aveva convinto a raccogliere tutto il denaro che aveva in casa, 800 euro circa e a preparare un assegno da 4mila euro, ed a consegnarlo ad un delegato delle poste, che era in attesa, in auto, sotto casa. Il denaro sarebbe servito al ritiro di un pacco postale con contrassegno.

GLI ELENCHI DELLE VITTIME

Contestualmente, altra aliquota di Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere ha effettuato l’accesso all’interno della Centrale Telefonica, al piano ammezzato di un condominio residenziale sorprendendo 5 uomini con telefoni cellulari, pagine di elenchi telefonici, e appunti manoscritti tra cui erano indicate anche le generalità ed il numero di telefono cellulare dell’anziano, vittima della truffa a Roma. Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza, anche sui dispositivi cellulari rinvenuti, infatti, hanno consentito di constatare il diretto collegamento dei cinque fermati con l’uomo fermato per la truffa in atto a Roma.

L’operazione si è conclusa con l’arresto dei sei uomini, il sequestro di cellulari ed elenchi telefonici sui quali i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere stanno effettuando ulteriori approfondimenti per verificare l’eventuale coinvolgimento degli indagati in altri episodi di truffa. Gli arresti sono stati convalidati sia dal Tribunale di Roma che da quello di Napoli. Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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