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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Pregate di non incontrarmi nei corridoi», Diego Maradona Junior non perdona Cruciani e Parenzo

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Sono tantissimi i messaggi d’amore che stanno arrivando in queste ore per Diego Armando Maradona. Insieme a questi, però, ci sono anche messaggi che giudicano Diego non come calciatore, ma come uomo. Difatti, mentre il mondo intero piange la morte di Diego Armando MaradonaGiuseppe Cruciani e David Parenzo vanno in controtendenza. Due voci fuori dal coro che hanno suscitato l’indignazione dei napoletani e della famiglia Maradona. Cruciani, nella trasmissione “La Zanzara” da lui condotta su Radio 24, ha messo in piedi una gag spiacevole: “All’improvviso la morte di Maradona ha surclassato il Covid a livello di importanza mondiale. In Argentina hanno fatto tre giorni di lutto nazionale, non si può piangere per un cocainomane“.

Un parere condiviso anche dal collega David Parenzo, che ha aggiunto. “Senza nulla togliere alla morte di Maradona, un grandissimo campione del calcio, oggi ci sono anche altre notizie”, ha detto Parenzo.

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“Mi hai detto prima fuori dalla trasmissione, era anche un cocainomane. Non era un esempio, lo hai detto tu” attacca Cruciani riferito al collega Parenzo, che replica: “Ho detto semplicemente che è stato un eroe nazionale, ma che fosse un noto cocainomane non lo dico io. Non piangerei mai per un giocatore di pallone”.

Diego Maradona Junior, figlio de El Pibe de Oro, ha risposto alle parole di Cruciani e David Parenzo con un post su Instagram: “Giuseppe Cruciani e David Parenzo pregate di non incontrarmi nei corridoi di Mediaset!”.

Maradona, Vittorio Sgarbi e le accuse agli ‘sciacalli’

A schierarsi in difesa del ‘Pibe’, tra i tantissimi volti noti, c’è anche Vittorio Sgarbi. Sul suo profilo Instagram, il critico d’arte ha postato una foto in cui Maradona viene associato a Caravaggio. Un pittore, anche lui passato per Napoli, che ha lasciato un forte segno e la cui esistenza è stata macchiata da molte ombre (tra queste c’è l’accusa di omicidio che gli valse una condanna a morte e che lo costrinse a fuggire per il resto della sua vita). Con queste parole, Vittorio Sgarbi ha voluto commentare la morte dell’argentino che ha sconvolto il mondo intero: “Maradona è stato per il calcio quello che Caravaggio è stato per l’arte: inarrivabile”. 

“Come sciacalli sui cadaveri, piccoli moralisti si accaniscono su un uomo la cui vita, oltre ogni debolezza, è leggenda. Perché Maradona era al di sopra del bene e del male”. Con queste parole, invece, Vittorio Sgarbi critica chi ha attaccato il campione argentino .

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