E’ un particolare agghiacciante quello contenuto nell’ultima ordinanza eseguita dai carabinieri della compagnia Vomero a carico di mandanti ed esecutori dei due omicidi (quello di Rosario Tripicchio e Roberto Ursillo) commessi quando era in corso la guerra tra la Vanella Grassi e gli Abete-Abbinante. A raccontare il retroscena è stato il pentito Antonio Accurso che ha descritto come in quei giorni il capo del gruppo della Vanella fosse particolarmente seccato con Ciro Barretta ‘Cicciotto’, reggente della fazione dei ‘secondiglianesi’ al lotto G. «Antonio Mennetta mandò a chiamare Ciro Barretta e Sbirulino rimproverandoli che ancora non stavano facendo morti: eravamo in piena faida e Sbirulino si prese anche uno schiaffo da Mennetta. A quel punto Cicciotto si mise a girare in moto con Pierino, sino a che non si imbattè in questo ragazzo, che si sapeva essere vicino ai Bastone, che in quel momento erano affiliati agli
Abete-Abbinante e lo uccisero».
Ursillo, cognato di Antonio Bastone, morì proprio perchè incappò nei due killer. Tuttavia era successo qualcosa prima dell’omicidio e a raccontarlo è stato Rosario Guarino, cugino di Mennetta ed ex colonnello proprio della Vanella:«Questo Ursillo, insieme ad Arcangelo Abbinante, armati di mitragliette, andarono a marzo 2012 nella 33 sulla piazza di Gervasio Giuseppe e cacciarono i pusher a disposizione dei Gervasio. Quando si venne a sapere questo, Ursillo divenne un Abete-Abbinante e come tale, dopo il tentato omicidio di Esposito Giovanni, divenne un obiettivo».