Per Assunta Pupetta Maresca, la vedova del boss “Pascalone ‘e Nola” – che vendicò uccidendo nel 1955, quando aveva 20 anni, il mandante dell’ omicidio – la Questura ha autorizzato la sola benedizione della salma.
Ieri, però, una decina di donne si sarebbero recate nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, dove si sarebbero dovuti svolgere i funerali. Il gruppo è giunto sul posto per recitare diverse preghiere. A riportare la notizia è Il Mattino.
Pupetta Maresca sfidò Cutolo in conferenza stampa: “Sono della Nuova Famiglia”
Sulla donna in passato anche l’accusa di essere la mandante dell’omicidio di Ciro Galli, uomo de ‘o professore, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale. Clamoroso il gesto del 13 febbraio 1982 quando convocò una conferenza stampa e minacciò apertamente il boss della Nco: “Se per Nuova Famiglia si intende tutta quella gente che si difende dallo strapotere di quest’uomo, allora mi ritengo affiliata a questa organizzazione“. Dopo l’arresto assolta dall’accusa di omicidio di Aldo Semerari: si trattava del criminologo e psichiatra che aveva dichiarato pazzo Cutolo.
La morte del marito e l’omicidio del mandante dell’assassinio
Il 15 luglio del 1955, mentre era incinta del suo primo figlio, Pupetta uccise il mandante del raid mortale che come obiettivo aveva il proprio compagno. Ad uccidere quest’ultimo era stato Antonio Esposito, detto Totonno ‘e Pomigliano, ai tempi anche suo testimone di nozze. Condannata in via definitiva, Pupetta Maresca venne graziata dopo più di dieci anni di reclusione.