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venerdì, Maggio 3, 2024
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Raffaele muore durante il turno, tragedia operaia nell’Agro Aversano

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Stamattina Raffaele Carrillo è morto in un capannone a Teverola. Il magazziniere 48enne avrebbe avvertito un forte malore, dopodiché si è accasciato a terra: subito i colleghi hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono giunte le ambulanze, i carabinieri della locale stazione e l’Asl di Caserta.

LA DENUNCIA DEL SINDACO DOPO LA MORTE DI RAFFAELE

Mentre scriviamo il corpo esamine di un lavoratore giace riverso in terra nel capannone della logistica Eurospin di Carinaro. Una Rsa Cobas di 48 anni, stamani ha preso servizio alle ore 6 ed intorno alle alle 9,00 è stato colpito da malore mortale, in una giornata di caldo asfissiante in quel magazzino. Al momento il lavoro è fermo per l’interruzione imposta dai lavoratori in turno in rispetto del collega e in tutela della loro salute-sicurezza. Stamani il lavoratore uscendo di casa ha salutato la famiglia, e da oggi la famiglia non lo vedrà più tornare a casa! Alla famiglia il cordoglio, la vicinanza e l’affetto dei Cobas. Succede purtroppo che oltre 3 lavoratori al giorno non faranno più ritorno dai loro affetti !! Dall’inizio 2023 sono 605 i lavoratori deceduti a causa del lavoro” scrive in una nota Cobas Caserta.

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“CALDO ECCESSIVO”

Tra questi numerosi “per sincopi-infarti-malori da caldo eccessivo”, da quando il cambio climatico sta facendo registrare temperature ben oltre i 35°centigradi, insopportabili per faticare! Cambio climatico dovuto al modello capitalistico di ” produzione, consumi, cementificazione dei suoli e energie fossili”, che causano fenomeni distruttivi come” alluvioni, incendi, siccità e altro la cui persistenza porterà alla catastrofe umanitaria se non ci sarà un’alternativa di sistema“, prosegue la sigla sindacale.

“QUANTI LAVORATORI DOBBIAMO PIANGERE”

Quanti altri lavoratori dobbiamo piangere per vedere applicati turni regolari fuori dai picchi di calore e nel totale rispetto delle norme di sicurezza ??! Quante altre migliaia di morti e infortuni l’anno i lavoratori dovranno patire, prima di veder ridotto/dimezzato l’orario di lavoro(a parità di salario) per salvarsi la vita ??! Al tavolo” Governo-Confindustria-OO.SS” c/o la ministra del lavoro Calderone, ancora si discute sul da farsi mentre i lavoratori muoiono ogni giorno ! NON FACCIAMOCI TROVARE IMPREPARATI !! Come facemmo al tempo del Covid ” fermandoci laddove le condizioni si salute-sicurezza erano inadeguate e si rischiava il contagio”, così ora di fronte ai picchi di calore e temperature percepite sopra i 30°C ” non dobbiamo attendere alcun ordine per poterci fermare, agendo in tutela della salute personale e collettiva”. Questo raccomandano e agiscono in tal senso i Cobas, ricordando a tutte/i “prima di tutto la salute-sicurezza in nostra tutella e delle nostre famiglie“, conclude Cobas.

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