Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai Carabinieri della compagnia di Sapri nei confronti di uno dei tre autori della tentata rapina avvenuta la sera del 22 giugno scorso a Centola, frazione Foria. Durante la quale uno dei rapinatori, 26enne di nazionalità albanese, Rivaldo Rusi, è stato ucciso con un colpo di fucile esploso dal proprietario dell’abitazione.
Il destinatario dell’ordinanza è il 23enne che era stato ferito da un secondo colpo di fucile e che è stato prima portato all’ospedale di Vallo della Lucania, poi trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli. I reati che gli sono contestati sono furto, rapina impropria e porto di arma comune da sparo. Nelle concitate fasi della tentata rapina, il proprietario dell’abitazione ha esploso due colpi di fucile.
Le parole del proprietario di casa
In un primo momento si è pensato che avesse ferito il 23enne e che gli altri due fossero riusciti a scappare, ma dalle indagini è emerso che anche un altro rapinatore era stato colpito; la moglie di quest’ultimo ha riferito ai militari di aver appreso che era deceduto.
Sono quindi scattate le ricerche, ma la svolta è arrivata quando il 60enne proprietario dell’abitazione si è presentato con il suo avvocato dai Carabinieri riferendo di aver esploso non uno, come aveva riferito in un primo momento, ma due colpi di fucile, uccidendo uno dei ladri in fuga. Preso dal panico aveva trasportato il cadavere in un luogo distante e, nel corso della notte, lo ha caricato a bordo della sua auto trasportandolo in località San Severino di Centola, dove lo ha sotterrato.
Nel corso delle verifiche effettuate all’indomani dell’accaduto, i Carabinieri della compagnia di Sapri e della sezione Investigazioni scientifiche del reparto operativo di Salerno hanno appurato che anche i rapinatori hanno esploso dei colpi di arma da fuoco, probabilmente da una pistola carica rubata all’interno dell’abitazione, dove era conservata in una cassaforte aperta dagli autori del furto.
Corpo seppellito
Nel pomeriggio si è presentata dai Carabinieri di Sapri una donna che ha riferito di aver ricevuto una telefonata alla 23 del giorno precedente nel corso della quale le era stato detto che il marito era stato ferito e si trovava in ospedale a Vallo della Lucania. Giunta in ospedale, ha però scoperto che la persona ricoverata era il cugino del marito. Così lei ha quindi provato a contattare quest’ultimo sul cellulare, senza ricevere alcuna risposta.
Il giorno dopo la donna si è recata nuovamente dai Carabinieri di Sapri ai quali ha riferito che un suo parente le aveva detto, per averlo appreso dalla persona ferita, che anche il marito aveva partecipato al furto e che era morto a causa di un colpo di arma da fuoco. Dopo aver individuato la cella agganciata dal telefono della persona scomparsa, sono iniziate le ricerche del 26enne, concluse quando il 60enne, ora indagato per omicidio, ha svelato il punto dove lo aveva seppellito. Il corpo è stato ritrovato nel luogo indicato ed è stato portato in obitorio.