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sabato, Giugno 22, 2024
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Riciclaggio miliardario nel Napoletano, scoperta la mente del sistema

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I ‘servizi finanziari’ della centrale di riciclaggio internazionale sgominata a Napoli erano pubblicizzati su siti web e accessibili persino mediante una app. Modalità di promozione estremamente spregiudicate secondo il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, coordinato dal colonnello Paolo Consiglio. Chi si rivolgeva all’organizzazione – 6000 i ‘clienti’ tra persone fisiche e società, era ben consapevole, secondo gli investigatori, dell’illegalità delle operazioni proposte. La centrale, individuata dalla Guardia di finanza partenopea al termine di indagini che hanno coinvolto – sotto il coordinamento di Eurojust – le procure di Napoli, Lecce, Riga e Vilnius, ruotava intorno a Michele Scognamiglio, un 50enne napoletano residente in Lettonia.

BLOCCATO SCOGNAMIGLIO

Scognamiglio è stato bloccato dai finanzieri appena dopo il suo sbarco da un volo proveniente da Riga. Il 50enne avrebbe anche prodotto un vero e proprio ‘manuale’, pubblicato sotto forma di e-book, contenente suggerimenti sulla costituzione di società estere, conti correnti offshore e carte anonime. Sul sito web https://trustcomfinancial.com/portal/it/home venivano illustrati i servizi offerti: conti correnti privati finalizzati alla gestione del risparmio e conti correnti business per liberi professionisti e aziende.

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E la vasta gamma di servizi agli utenti poteva essere interamente online, anche mediante un’app che poteva essere scaricata su App Store e Google Play. C’era anche un centralino ad assistere i clienti h24. Le attività venivano pubblicizzate su vari siti web dai nomi eloquenti (paradisi-fiscali.org, simanonima.com, cartadicreditoanonima.eu e altri): servizi di ‘consulenza fiscale personalizzata e internazionale’ finalizzati all’apertura di società offshore, di conti correnti esteri e di carte anonime, le cosiddette “freedom card”, grazie alle quali era possibile effettuare operazioni non tracciabili.

I NOMI DEGLI INDGATI

Il giudice, su richiesta della Procura di Napoli, ha disposto il carcere per Michele Scognamiglio, 50 anni; Marco Spinola, 36 anni (entrambi residenti a Riga e dirigenti delle società coinvolte, il primo ritenuto a capo dell’organizzazione); Gianluca Giordano, 30 anni (responsabile dei servizi informatici e gestore delle carte di debito e credito anonime usate per il riciclaggio dalle società); Rita Gargiulo, 48 anni (responsabile delle società dei rapporti con i clienti).

Domiciliari, invece, per Concetta Maisto, 46 anni (responsabile del personale della società) e Alessandro Orefice, 31 anni, collaboratore di Scognamiglio e Spinola, come Carmen Barbato, 31 anni e Felice Salomone, 50 anni, cui è stato notificato un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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