Sono in corso le ricerche da parte di tutte le forze di Polizia coordinate dalla Procura della Repubblica del cittadino polacco evaso stamane dal carcere di Poggioreale. Lisowski è alto 180 circa, di corporatura magra, carnagione chiara, con capelli radi castano chiaro.
Il detenuto polacco evaso dal carcere di napoletano di Poggioreale venne arrestato dalla polizia nei Quartieri Spagnoli di Napoli nel 2018, con l’accusa di avere assassinato un ucraino di 36 anni, suo amico, durante una lite scoppiata in un locale della città frequentato da cittadini dell’Est europeo. La lite, verosimilmente per una questione di donne, prosegui’ in strada dove il polacco, in preda ai fumi dell’alcol e ritenuto pericoloso, accoltello a morte l’amico.
La fuga è avvenuta poco dopo l’alba in circostanze ancora tutte da chiarire. Sul posto si sono immediatamente precipitate le forze dell’ordine. Lisowski era stato arrestato nel 2018. Dopo poco più di un anno trascorso dietro la sbarre, stamattina la clamorosa decisione di far perdere le proprie tracce. Il fuggitivo è un uomo calvo e dall’andatura claudicante.
“Complice” della rocambolesca evasione la cronica carenza di organico che affligge, in forma grave, l’interessato istituto partenopeo.
Negli ultimi tempi, a causa della mancata reintegrazione del personale posto in quiescenza, il livello di sicurezza del penitenziario de quo é sceso ad un minimo storico, motivo per cui il Sinappe ha più volte invocato l’intervento dei Superiori Uffici affinché sia ivi assegnato nuovo personale, di ogni ruolo.
L’evento verificatosi è estremamente grave, soprattutto perché ha posto in evidenza quelle che sono le enormi carenze, strutturali e di gestione, del penitenziario napoletano; ma probabilmente si sarebbe potuto evitare, se solo si fossero ascoltati i campanelli di allarme provenienti dalla base.