Rosa Alfieri aiutava il padre nella contabilità e il fidanzato nella tabaccheria di famiglia. Il genitore non vedendola ritornare, notava, però, l’auto della figlia parcheggiata nel cortile interno del palazzo. Il corpo della ragazza sarebbe stato ritrovato dal genitore che sarebbe andato a bussare alla porta di casa del vicino per chiedere se l’avesse vista.
Elpidio D’Ambra avrebbe detto di “no” e solo dopo due ore il papà di Rosa ha sfondato a spallate la porta di casa del vicino, trovando il corpo della 23enne in bagno. Il cadavere è stato, infatti, trovato nell’abitazione del 31enne, attualmente in fuga. Elpidio era arrivato da poco nell’abitazione al primo piano del palazzo di proprietà della famiglia Alfieri.
LA DINAMICA SULLA MORTE DI ROSA
La dinamica sulla morte di Rosa è invece ancora da accertare. Al momento non sarebbero emersi per testimoni diretti del fatto, né altre persone che abbiano raccontato di eventuali precedenti incontri tra i due. L’ipotesi è che la giovane sia stata attirata dal vicino nella sua abitazione situata al pian terreno.
LE RICERCHE DI ELPIDIO
Intanto sono andate avanti per tutta la notte e sono ancora in corso da parte dei carabinieri, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, le ricerche del vicino di casa di Rosa Alfieri. La 23enne è stata uccisa ieri a Grumo Nevano probabilmente strangolata. Il cadavere è stato portato nell’istituto di Medicina legale dell’ospedale di Giugliano per gli accertamenti medico-legali.