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Scacco al clan Sorianiello, nomi e foto dei 29 indagati: la camorra del rione Traiano legata all’Alleanza di Secondigliano

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È un colpo durissimo quello inferto dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli all’organizzazione camorristica dei Sorianiello. Questa mattina, decine di militari, hanno circondato quella che è considerata la roccaforte del sodalizio, la cosiddetta ‘99’ di via Catone al rione Traiano, per eseguire oltre venti mandati di cattura nei confronti di boss e gregari, alcuni dei quali già detenuti per altre vicende.

In totale sono 26 i provvedimenti eseguiti grazie alle indagini coordinate dalla Dda partenopea. Al blitz, almeno per il momento, sono riusciti a sfuggire due esponenti di spicco della cosca, Simone Bartiromo, indicato come il principale fornitore di sostanze stupefacenti dei Sorianiello, e Simone Sorianiello, figlio del boss detenuto Alfredo e suo attuale erede nella direzione del gruppo malavitoso. Impossibile, invece, notificare il mandato di cattura ad una terza persona, Giuseppe Gaetano, perché, nel frattempo deceduta per cause naturali.

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L’Alleanza di Secondigliano

Il clan Sorianello, uno dei gruppi criminali dell’Alleanza di Secondigliano, controllava le piazze di spaccio all’interno del parco della “99”, le case popolari del rione Traiano. E aveva conquistato il dominio sul territorio anche grazie alla forza di intimidazione nei confronti dei clan rivali. Contro i quali, spesso, agiva con raid armati potendo contare su un importante arsenale.

Gli affari

Bartiromo era diventato, per il clan Sorianiello, l’uomo della droga. Tant’è che in una intercettazione, spiega al boss Sorianiello la differenza tra la cocaina colombiana e quella boliviana, ritenuta di qualità superiore. Il clan decide di utilizzare proprio quella colombiana perché, dice Bartiromo, se tagliata adeguatamente «…esce la bomba atomica…». Il narcotrafficante e il boss per conversare utilizzavano una chat privata codificata con lo stesso sistema – denominato encrochat – adoperato dal narcotrafficante Imperiale. Bartiromo riferisce a Sorianiello di essersi integrato nel clan di Secondigliano che fa capo a Giovanni Cortese, detto «o’ cavallaro».

La cocaina miscelata

In un’altra intercettazione ambientale, nell’aprile del 2021 a casa di Soraniello, i due fanno riferimento al cattivo odore della cocaina colombiana. Bartiromo dice: «Devi prendere il colombiano così lo mischio sotto la pressa… si pressa e perde quella puzza di acetone… meglio mischiare il colombiano che il boliviano senza odore perché mischiandolo fai 850 e 150 così esce la bomba atomica e nessuno si lamenta».

I sequestri

L’attività investigativa ha permesso di arrestare mandanti ed esecutori dell’omicidio di Desmond Oviamwonyi e del ferimento di Morris Idahosa, nel maggio del 2020 per contrapposizioni interne al gruppo camorristico. Oltre al sequestro di 15 chili di droga e un arsenale composto da 24 pistole, 14 fucili da guerra e 670 munizioni ritrovati insieme a silenziatori e giubbotti antiproiettile.

TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI

1. BARTIROMO Simone, nato Napoli li 12.6.1991 (irreperibile)
2. BEVILACQUA Emanucle, nato a Napoli li 5.6.1989, inteso “Manù”;
3. CAPRIO Rafaele, nato aNapoli li 8.8.1982, inteso “Cuppino”;
4 CARUSO Nicola, nato a Norimberga (Germania) li 1.9.1994;
5. CIMARELLI Simone, nato aNapoli il 9.4.1996, inteso “Mumù”;
6. CIOTOLA Paolo, nato a Napoli il 10.2.1995, inteso “Paoletto”;
7. CIRILLO Alberto, nato a Napoli il 5.2.1983;
8. D’AMBROSI Gabriele, nato a Pollena Trocchia (Na) il 20.2.2001, inteso “Chiatt”;
9. D’AMICO Ciro, nato a Napoli il 24.1.1983, inteso “Ciucciariello”;
10. DE PASQUALE Francesco, nato a Napoli il 15.2.2000, inteso “Baffone”;
1. DE ROSA Silvio, nato aNapoli il 23.2.1991;
12. DI NAPOLI Antonio, nato a Napoli il 30.6.1994, inteso “Popoino”;
13. FENDERICO Carmine, nato a Napoli il 7.4.1990 inteso “Carminiello”;
14. FONTANA Domenico, nato ad Aversa (CE) il 27.8.1984 inteso “Malese”;
15. FORTE Pasquale, nato a Napoli il 2.1.1986, inteso “Poppet”;
16. GAETANO Giuseppe, nato a Napoli il 21.6.1975 inteso “o’zio” (deceduto)
17. MANUEL LOPES Antony Junior, nato a Napoli il 14.4.1999;
18. MARRA Antonio, nato a Napoli il 18.4.1990, inteso “Toni Tre”;
19. MAZZACCARO Giuseppe, nato Napoli li 9.2.1979 inteso “Pepe della 99”;
20. MOSELLA Marco, nato a Napoli il 24.4.1986, inteso “Gibbons”;
21. PISA Emanuele, nato aNapoli il 23.3.1995;
2. RANIERI Antonio, nato aNapoli li 23.2.1992, inteso “o’mozzilo”;
23. SANSO Angelo, nato a Napoli il 14.4.1968;
24. SANSÒ Paolo, nato a Napoli li 13.2.1998 inteso “Paoletto”;
25. SORIANIELLO Alfredo, nato a Napoli il 27.9.1968, inteso “‘biond”;
26. SORIANIELLO Simone, nato a Napoli il 15.5.1994 (irreperibile)
27. SORRENTINO Alfonso, nato a Napoli il 5.8.1976, inteso “Buttafuori”;
28. VIVENZIO Salvatore, nato a Napoli il 21.9.1980, inteso “Sasà”;
29. VOLPE Gennaro, nato a Napoli li 5.8.1981

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha commentato positivamente il blitz portato a termine all’alba di oggi al Rione Traiano, operazione che ha portato alla notifica di 29 misure cautelari nei riguardi di presunti esponenti del clan Sorianiello.

“Quotidiane e capillari azioni di contrasto alla criminalità organizzata, per garantire migliori condizioni di legalità e sicurezza sui territori. Un impegno – sono le parole di Piantedosi – costante di magistratura e Forze dell’ordine per assicurare una sempre maggiore presenza dello Stato nelle aree più difficili del Paese. Un contributo fondamentale nella lotta al malaffare, all’illegalità e al degrado per costruire, in sinergia con tutte le Istituzioni, migliori prospettive di vita per i nostri cittadini”.

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