“Uber Eats lascia l’Italia senza preoccuparsi del destino di circa 3.000 rider. Tutti a casa senza prospettive e senza ammortizzatori sociali, visto che erano impiegati come collaboratori autonomi occasionali e partite Iva”. È ciò che si legge in una nota di NIdiL Cgil, nella quale si ricorda la giornata di mobilitazione nazionale proclamata per domani, 14 luglio, in 10 città italiane.
Uber Eats lascia l’Italia, domani proteste dei rider a Napoli e in altre 10 città
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