Scoperti 3 distributori di benzina del clan Ferrara-Cacciapuoti, blitz a Villaricca. La Prefettura di Napoli, su proposta dei Carabinieri del nucleo informativo del comando provinciale partenopeo, ha emesso 4 interdittive anti-mafia nei confronti di altrettante società. I provvedimenti del Prefetto nascono a seguito delle indagini condotte dai militari del nucleo informativo grazie al prezioso contributo dei carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna che hanno dimostrato la riconducibilità delle società – 3 distributori di carburanti e un bar – al clan camorristico Ferrara-Cacciapuoti.
Quest’attività, considerata la recente esecuzione delle misure cautelari da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli a carico di persone del clan Mazzarella, evidenzia il crescente interesse della criminalità organizzata nel settore dei carbolubrificanti.
L’INTERESSE DELLA CAMORRA SULLA BENZINA
Non solo droga ed estorsioni, il clan Mazzarella è entrato anche nel commercio e nella distribuzione dei carburanti. Infatti i militari hanno sequestrato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, un distributore di benzina situata a Fuorigrotta, riconducibile agli indagati. Dunque è stata accertata l’acquisizione da parte di un affiliato di un’attività di distribuzione di carburanti nei pressi dello stadio Maradona a Fuorigrotta. Le indagini dei carabinieri di Napoli dirette dalla DDA hanno dimostrato il crescente interesse della camorra nel settore degli idrocarburi.
BLITZ CONTRO IL CLAN MAZZARELLA
Lunedì mattina il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 24 indagati, di cui 9 già detenuti per altra causa, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish), violazione alla normativa sulle armi e sugli esplosivi, estorsione e impiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche.
In particolare, le indagini, condotte dal febbraio 2018 al gennaio 2020, hanno consentito di accertare diversi fatti. Dimostrata l’operatività del clan Mazzarella, diretto da Ciro Mazzarella e Salvatore D’Amico. Quest’ultimo in ordine all’ articolazione del citato sodalizio operante in Napoli, nei quartieri di San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, nonché nei comuni di San Giorgio a Cremano e Portici.