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martedì, Maggio 21, 2024
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Smartphone vietati prima dei 13 anni, la decisione della Francia: “Niente social per i minorenni”

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All’inizio dell’anno il presidente aveva sollecitato un gruppo di esperti a proporre regole per aiutare le famiglie a disciplinare l’uso di telefonini ed ora la Francia è pronta ad attuare le nuove regole per l’utilizzo di smartphone ed internet.

La scelta in Francia 

Dobbiamo rompere la luna di miele tra i bambini e il digitale” scrivono la neurologa Servane Mouton e lo psichiatra Amine Benyamina nel rapporto presentato ieri al presidente francese Emmanuel Macron. “Non si abbandonano i bambini nella giungla e allo stesso modo non vanno lasciati soli su Internet” così era stata giustificata la scelta di aiutare le famiglie a rompere la dipendenza tra smartphone e bambini.

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Il consenso scientifico sugli effetti degli schermi sull’apprendimento è ancora incerto, il rapporto comunque è molto netto nel cercare di proporre delle regole.

Regole chiare e precise 

Prima dei 3 anni, divieto di tutti gli schermi, tv compresa; tra i 3 e i 6 anni, tv e tablet autorizzati, ma solo in presenza di un adulto. Divieto di giochi connessi prima dei sei anni. Niente telefonino prima degli 11 anni. Tra gli 11 e i 13 sì, ma senza connessione a Internet. Smartphone ammesso, sotto sorveglianza e con limiti, a partire dai 13 anni. Al liceo, niente social media prima dei 15 anni, e tra i 15 e i 18 accesso solo a social giudicati “etici” come Mastodon o Bluesky; no a Instagram e TikTok prima dei 18 anni.

La commissione degli esperti spiega di essere: “sconvolta dalla strategia di cattura dell’attenzione dei bambini, tutti i trucchi cognitivi sono utilizzati per rinchiuderli nei loro schermi, controllarli, usarli per trarne profitto economico“. Hanno inoltre raggiunto: “un consenso molto netto sugli effetti negativi diretti e indiretti, in particolare sul sonno, la sedentarietà che favorisce l’obesità, e la miopia“. 

Il ministro in Francia: “La scuola deve fare pulizia

Il rapporto non è ancora un testo di legge ma il governo ne terrà sicuramente conto, vista la volontà politica manifestata dal presidente Macron di voler fare della Francia il primo Paese al mondo a regolamentare il rapporto dei minori con gli smartphone e gli altri schermi digitali.
I portatili sono già vietati a scuola per l’uso personale, ma soprattutto al liceo i tablet sono ormai molto usati e sostituiscono spesso i manuali scolastici, cosa che ieri è stata denunciata dal primo ministro Gabriel Attal, il primo a reagire al rapporto: “La scuola deve fare pulizia“. 
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