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martedì, Maggio 21, 2024
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Spaccio nel carcere di Secondigliano, arriva la sentenza per 32 imputati

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Una vera e propria stangata. Quella stabilita dal gip Santoro nel processo di primo grado per i 32 indagati coinvolti nell’inchiesta su un giro di droga e su una rete di favoreggiamento all’interno del carcere di Secondigliano. Non sono mancate però le sorprese con alcune assoluzioni.

Secondo la ricostruzione della Procura lo spaccio era gestito da diversi gruppi criminali di Napoli: il clan Vigilia di Soccavo era rappresentato dai cugini omonimi Alfredo e Pasquale (condannati rispettivamente a 14 e 8 anni) insieme a Cristian Monaco (per lui stabiliti 8 anni) e Angelo Marasco, condannato a 14 anni. I detenuti legati al clan Mazzarella erano Fabio Crocella, Ciro Quindici e Pasquale Nasti. Crocella e Nasti sono stati clamorosamente assolti con il secondo che era difeso dall’avvocato Leopoldo Perone. Quindici ha invece rimediato una condanna a sei anni e otto mesi. Finito nell’operazione dei carabinieri anche Antonio Napoletano, detto ‘o Nannone, apparentante alla paranza del baby-boss Emanuele Sibillo. Per il baby ras della ‘paranza dei bimbi’ decisi 13 anni e 4 mesi.

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 Crocella era difeso da avvocato Antonio Del Vecchio le cui argomentazioni in diritto hanno determinato la assoluzione. Marasco (difeso da Gandolfo Geraci e Luisa Fusco) era capo promotore con recidiva per 416 bis e rischiava 20 anni, ma la sua pena è stata ridotta notevolmente. È andata decisamente bene anche a Monaco: in questo caso, a fronte di una richiesta iniziale di 12 anni, ha incassato otto anni grazie all’abile strategia difensiva del suo legale, l’avvocato Giuseppe Perfetto.

Tra gli imputati anche il collaboratore di giustizia Eugenio D’Atri, ras vesuviano accusato del duplice omicidio Tafuro-Liguori. Antonio Autore appartenente ai De Micco di Ponticelli. Per lui la condanna è stata di 13 anni e 4 mesi. Pena più lieve invece per Michele Elia (6 anni e 8 mesi) uno dei capiclan che controlla il Pallonetto di Santa Lucia. Stessa condanna per Raffaele Valda del clan Cuccaro-Aprea di Barra che rischiava 12 anni di carcere mentre Salvatore Scotti ha incassato 13 anni e 4 mesi. L’indagine permise di raccogliere plurime fonti di prova, anche a riscontro delle dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia, circa l’esistenza di una piazza di spaccio all’interno della casa circondariale di Secondigliano, gestita da detenuti mediante il commercio di sostanze stupefacenti di vario tipo (cocaina, hashish e marijuana) introdotte nell’istituto penitenziario.

Questo l’elenco completo

Autore antonio 13 anni e 4

Basile salvatore 8

Contini ciro 6 anni e 8 mesi

D’Angelo Patrizia 4 e 8 mesi

Di Fusco Luisa anni 9 e mesi 4

Elia Michele anni 6 e mesi 8

Fabricino Eduardo generiche equivalenti anni 8

Marasco Angelo 14

Molinaro Marco anni 6 e mesi 8

Monaco Cristian anni 8

Napoletano antonio anni 13 e 4

Ottaiano anni 6

Polverino pietro 8

Porcino Mariano 13 e 4 mesi

Quindici ciro anni 6 e mesi 8

Rocco Salvatore anni 8

Romano salvatore anno 2 e mesi 8

Scotti Salvatore anni 13 e mesi 4

Valda Raffaele anni 6 mesi 8

Vigilia Alfredo junor anni 14

Vigilia Pasquale anni 8

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