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Staff del sindaco a Giugliano, Rescigno e minoranza all’attacco: “La selezione sia trasparente”

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Monta la polemica a Giugliano sullo staff del sindaco. A sollevare il caso è Carmela Rescigno. Secondo la presidente della Commissione speciale Anticamorra e Beni Confiscati del Consiglio regionale della Campania tre persone, già presenti da mesi negli uffici del Comune di Giugliano pur in assenza di un formale incarico, sarebbero poi destinate a risultare vincitrici della procedura comparativa per l’assunzione nello staff del sindaco. Tra questi figura anche un ex staffista del dimissionario sindaco Pirozzi. Secondo la segnalazione raccolta dalla Commissione, queste figure – pur prive di qualsiasi titolo – «avrebbero già accesso a banche dati e documenti sensibili del Comune e si sarebbero persino poste nell’impartire ordini ai dipendenti, assumendo un ruolo gestionale senza alcuna legittimazione da giugno scorso». La Rescigno ha invitato il sindaco  “a verificare con la massima attenzione la legittimità della selezione e ad astenersi dall’assumere persone già presenti senza titolo all’interno del Comune, perché in assenza di requisiti di legge potrebbe configurarsi ipotesi di reato e danno erariale”.

La presidente aggiunge che «la presenza di personale non autorizzato dal Comune è un fatto gravissimo, che denota una totale mancanza di controllo dell’apparato burocratico-amministrativo, reso così soggetto a permeabilità esterna». Rescigno sollecita inoltre il Segretario generale «ad attivare con urgenza i controlli necessari e a segnalare eventuali illegittimità agli organi competenti, così da garantire trasparenza e rispetto delle norme».

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La nota è stata trasmessa formalmente al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, a tutti i consiglieri, al Segretario generale e al Prefetto di Napoli, invitando quest’ultimo «a valutare i profili di continuità amministrativa e politica alla luce dell’accesso ispettivo già espletato dalla Commissione di accesso e a riferire tempestivamente al Ministero dell’Interno».

In seguito alla nota della Rescigno sul caso ha chiesto chiarezza anche l’opposizione cittadina: “Avendo notato la costante presenza di persone che, senza alcun titolo, né formale autorizzazione,quotidianamente si aggirano all’interno della casa comunale, impartendo direttive a dirigenti e funzionari comunali, che lavorano presso gli uffici del Sindaco, regolandone l’accesso e gli appuntamenti, maneggiando documenti ed atti importanti e riservati; accedendo ad informazioni, talvolta sensibili, di privati cittadini, oltre ad utilizzare, impropriamente, strumenti, beni ed attrezzi di proprietà dell’ente comunale stesso, i sottoscritti Consiglieri Comunali pongono i seguenti interrogativi:
1) a che titolo ed autorizzate da chi, le seguenti persone: Salvatore Compagnone, Maria Pragliola e Vincenzo Magliola, svolgono le citate attività presso l’ente? Possibile che il Segretario comunale ed il Dirigente al  personale,  non se ne siano mai accorti?
2) E’ vero che come sostiene la Presidente della citata commissione regionale, confermato pure da un insistente chiacchiericcio registrato presso la sede comunale e per le strade cittadine, il bando pubblicato per selezionare le tre figure che dovranno costituire lo staff del sindaco, potrebbe essere una finzione, perché, a dispetto delle svariate domande pervenute, i tre posti sarebbero già assegnati e proprio alle persone sopraindicate?
Oltre ai risvolti penali e civili, eventualmente riscontrabili, si fa presente che ogni persona che ha coltivato una speranza di far parte dello staff del sindaco, nel presentare la domanda ha dovuto versare, per i diritti di istruttoria pratica, circa 10 euro. Se queste illazioni fossero veritiere, sarebbe fraudolento nei confronti di questi ignari cittadini farlo partecipare, in maniera economicamente onerosa, ad un bando di selezione, dall’esito già scontato, per dei posti già assegnati.
Con l’auspicio che le dicerie circolate in questi giorni si confermino tali e che l’espletamento della selezione dia un esito totalmente diverso, si chiede di valutare con equità ed imparzialità le domande pervenute, affinchè pur nella discrezionalità di nomine di natura fiduciaria, si scelgano i più meritevoli, i più capaci ed i più adeguati, trattandosi pur sempre di incarichi retribuiti con soldi pubblici”.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma