Antonio Avolio e Gianluca Ferrara sono accusati di tentata estorsione aggravata e lesioni perché il 19 marzo scorso, in quanto tassisti abusivi, per procacciare turisti e sottrarli ai tassisti regolari, hanno aggredito con calci e pugni due tassisti nell’area arrivi dell’aeroporto di Capodichino, minacciandoli di morte ed ostentando la loro appartenenza a sodalizi criminali del Rione Amicizia.
In fase di esecuzione, il 30enne Avolio si è sottratto volontariamente alla misura facendo perdere le proprie tracce e poi, sentitosi braccato, si è costituito presso il carcere di Poggioreale dove personale del Commissariato Secondigliano e della Polizia Penitenziaria del carcere di Poggioreale hanno eseguito l’ordinanza.
L’indagine, condotta dalla Squadra Investigativa ed Operativa del Commissariato Secondigliano, è partita fin dalle prime ore successive alla denuncia presentata dalle vittime e dalla protesta inscenata dai tassisti nella notte del 20 marzo sotto la Questura di Napoli per chiedere maggiore tutela e sicurezza. L’operazione è stata quindi portata a termine dagli stessi investigatori del Commissariato di Secondigliano e dalla DIGOS di Napoli.
Nei giorni scorsi personale del Commissariato di P.S. di Napoli Secondigliano, della DIGOS della Questura di Napoli e della Polizia Penitenziaria hanno eseguito un’ Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti gravemente indiziati di un tentativo di estorsione e di lesioni personali in danno di due tassisti regolari, operanti presso l’aeroporto di Napoli Capodichino, i quali erano in attesa dell’arrivo dei turisti. In particolare, le persone offese venivano aggredite e minacciate per farle allontanare dall’aeroporto in modo da non “interferire” nella concorrente attività di tassisti abusivi posta in essere dai soggetti tratti in arresto.
