Una mattinata di ordinaria follia quella vissuta ieri mattina a Napoli dove un banale incidente poteva trasformarsi in tragedia. Un giovane, incitato dal padre, ha puntato la pistola alla tempia di un agente della polizia municipale urlando “Ti uccido” incitato dal padre a fare fuoco. L’uomo ha poi premuto tre volte il grilletto e solo la sicura ha salvato il casco bianco da una morte assurda. Con lui c’era una collega che ha riportato la frattura delle mascella in seguito ad un violento pugno.
L’aggressione è avvenuta ieri mattina intorno alle 11 in via Cilea, all’uscita della tangenziale. Succede che un furgone bianco con due uomini a bordo tampona un’auto. Ne è nato un battibecco notato da una pattuglia dei vigili che sono intervenuti sul posto. A bordo del furgoncino ci sono due pregiudicati, padre e figlio di Pianura che aggrediscono i due agenti che intanto hanno chiesto il supporto di un’ulteriore pattuglia, a riportare la notizia è La Repubblica.
Nasce una violenta colluttazione. Ad essere presa di mira è prima la donna che viene rincorsa e afferrata da dietro dal giovane che la colpisce al volto con un violento pugno che le frattura la mascella. Poi l’aggressore sfila la pistola d’ordinanza del luogotenente 61enne e gliela punta alla tempia. Preme tre volte il grilletto, ma fortunatamente la sicura gli salva la vita. Secondo il racconto dell’uomo, in quegli istanti il padre dell’aggressore, anche egli pregiudicato, avrebbe assecondato il figlio con aria di soddisfazione.
Grazie all’arrivo di una seconda pattuglia, l’uomo e suo padre sono stati arrestati non senza difficoltà. Per loro c’è l’accusa di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale. Ma alla sfilza di reati commessi potrebbe aggiungersi il tentato omicidio.
