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sabato, Maggio 4, 2024
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Truffa con la tecnica del ‘finto carabinieri’, bloccati prima del ritorno a Napoli

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Ancora una volta la tecnica del finto carabiniere viene utilizzata come strumento di raggiro per accaparrarsi soldi e gioielli. A farne le spese, questa volta, un’anziana donna residente nel biellese la quale, indotta in errore da un finto carabiniere tramite una chiamata al telefono fisso ha consegnato ad un uomo, anni 41 residente nella Provincia di Napoli, oltre 3000 euro in contanti e svariati gioielli di ingente valore. Tutto questo nella convinzione di salvare un proprio congiunto da un arresto conseguente ad un incidente stradale.

STAVANO TORNANDO A NAPOLI

L’attività criminosa è stata tuttavia prontamente ostacolata dagli Agenti della squadra mobile della Questura di Biella che hanno intercettato il 41eenne in compagnia di una complice, 31enne residente nella Provincia di Napoli. In particolare, a seguito di alcune segnalazioni in merito a tentativi di truffa perpetrati nella zona di Tollegno, gli Agenti effettuavano diversi passaggi di perlustrazione al fine di verificare la presenza di possibili artefici dei tentativi.

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Qualche istante dopo uno degli operatori notava un giovane uscire da un palazzo del centro abitato di Tollegno per poi dirigersi a gran velocità verso una donna che lo attendeva in strada. I due, dopo un breve tragitto a piedi, stazionavano sul marciapiede come se attendessero qualcuno. Nel mentre, però, gli Agenti notavano che l’uomo effettuava svariate telefonate per poi, unitamente alla donna, salire sull’autobus e dirigersi verso il comune di Biella.

RECUPERATI GIOIELLI E CONTANTI

Gli operatori dunque decidevano di seguire il mezzo pubblico fino a giungere nei pressi della Stazione Ferroviaria dove i due venivano fermati prima che salissero sul treno in partenza. A quel punto durante il controllo gli Agenti riuscivano a recuperare svariati gioielli, accuratamente riposti nelle rispettive scatole, e la somma di oltre 3000 euro in contanti.

Gli oggetti rinvenuti davano il via ad una serie di immediati accertamenti che consentivano di rintracciare l’anziana signora e appurare che la stessa era stata raggirata con la tecnica del “finto carabiniere”. I due venivano tratti in arresto per il reato di truffa aggravata in concorso e l’oggetto della truffa veniva successivamente restituita alla legittima proprietaria.

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