Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia: sono le regioni dove nelle ultime ore i poliziotti hanno effettuato perquisizioni personali e domiciliari che hanno consentito di raccogliere significativi elementi probatori, per lo svolgimento delle attività di indagine, atte ad indivudare gli autori di truffe online.
Tra le attività illecite di alcune delle 54 persone finite nei guai, vi è la truffa costruita con annunci di vendita fraudolenti sui social network: nello specifico i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi. Beni che di fatto non esistone o che non sono nelle disponibilità dei falsi venditori, che una volta ricevuto il bonifico con l’anticipo sul fitto o acquisto prelevano il denaro e fanno perdere le proprie tracce.