Truffava gli amici, poi li minacciava per non farsi denunciare: il racconto dei fatti

Un truffatore seriale. Anzi, anche peggio: un truffava gli amici. Aveva cominciato con delle richieste di aiuto ordinarie. Poi, progressivamente, le richieste sono diventate sempre più importanti. Infine, scattava la truffa e, in un caso, anche la violenza. Truffava gli amici perché erano bersagli facili. Secondo le ricostruzioni trapelate dal tribunale presso sui sta svolgendo il processo, il 35enne di Marcianise ha cominciato chiedendo ad un’amica l’auto in prestito per qualche giorno. Quando la proprietaria ha chiesto la restituzione dell’auto, il 35enne ha risposto picche. ma non solo: ha minacciato di bruciare l’auto se fosse stato denunciato. Non si è fermato qui. Qualche giorno dopo, ha chiesto un prestito di 3500 euro ad un amico. Quando gli è stata chiesta la restituzione della somma, il 35enne, di nuovo, ha risposto picche. Inoltre, ha aggredito fisicamente l’amico, spaccandogli i denti (prognosi di 40 giorni). E’ stato solo allora che sono scattate le denunce. L’udienza si terrà nei primi giorni di febbraio.