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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Valentino bruciato dopo la rapina, poteva fare i nomi dei complici

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Punito e ucciso per evitare che facesse i nomi dei complici di una rapina nel corso della quale morì un anziano di 83 anni. C’è questo dietro l’omicidio del 26enne Valentino Improta il cui corpo fu ritrovato nel Beneventano il 4 maggio 2018 in un’auto carbonizzata.
Destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere Paolo Spitaletta, 50 anni di Tocco Caudio, già in carcere dal 22 maggio dello scorso anno per la rapina compiuta in un’abitazione a Montesarchio il 10 aprile 2018, seguita dalla morte, dopo due settimane, di una delle vittime del colpo, Giovanni Parente di 83 anni, e Pierluigi Rotondi, 31 anni domiciliato di Tufara, anche lui in carcere per una rapina a un distributore di carburanti di Benevento.

Le indagini hanno consentito di delineare il movente dell’omicidio costituito dal timore che la vittima, Valentino Improta, potesse rivelare i complici della rapina pluriaggravata commessa il 10 aprile dello scorso anno e dell’omicidio preterintenzionale di Giovanni Parente.

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