Stefano De Martino aveva scoperto che un suo video intimo con Caroline Tronelli era finito in rete. Le immagini rubate attraverso l’intrusione di un hacker nel cloud del sistema di videosorveglianza di casa della ragazza. I due avevano sporto denuncia a Porto Cervo, dove si trovavano in vacanza, con loro c’era anche Amedeo Pantanella, investigatore privato chiamato in aiuto. L’uomo è risalito al portale sul quale le loro immagini sono state pubblicate. Così è stato l’investigatore privato a parlare al “Corriere della sera” la persona da cui tutti è partito e che era in vacanza a Diamante.
Video intimo di Stefano De Martino, l’investigatore: “Hanno contatto la famiglia della ragazza”
Informazioni che Pantanella ha consegnato alla polizia postale: “Quando la notizia ha cominciato a circolare — spiega al quotidiano di Via Solferino— in molti hanno contattato la famiglia della ragazza e anche me, sapendo che mi stavo occupando del caso e che sono in contatto con lei e con Stefano. Fra gli altri mi hanno chiamato anche amici che erano in vacanza in Calabria. Eravamo alle prime ore dello scandalo, le visualizzazioni erano ancora pochissime e io, da chiunque mi chiamava per segnalarmelo, ho preteso di sapere come avevano avuto o visto quel video: per creare una specie di catena di Sant’Antonio e provare a risalire a chi per primo lo ha diffuso”.
“Si vantava di averlo”
“Un mio contatto che era a Diamante mi ha detto che lui non lo aveva scaricato ma copiato dal telefonino di una persona vicino di ombrellone che si vantava di averlo. In quella copia c’erano visualizzati alcuni dettagli che mi hanno fatto capire che quell’uomo poteva essere il diffusore numero uno sui social e via Whatsapp. E poi la persona che me lo segnalava mi ha raccontato cose dette da quest’uomo che mi hanno convinto ancora di più”.
Un nome e cognome non c’è specifica: “Purtroppo no. Avevo chiesto ai miei collaboratori di bloccare il soggetto e chiamare le forze dell’ordine ma deve aver mangiato la foglia ed è scappato. Sparito. Non ha manco pagato l’ombrellone e il ristorante…”, aggiunge Pantanella.


