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venerdì, Aprile 26, 2024
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Arrestato il figlio del boss D’Alessandro, scattano le manette in strada

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Arrestato il figlio del boss D’Alessandro, scattano le manette in strada.  I carabinieri della sezione radiomobile di Castellammare di Stabia hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Vincenzo D’Alessandro. Il 19enne era in Via Sarnelli, nell’angolo di strada che svolta in Via salita de Turris dove avrebbe consegnato a due uomini in scooter un piccolo involucro, in cambio di una banconota.

Gli acquirenti sono fuggiti tra le stradine cittadine mentre D’Alessandro si è dovuto arrendere all’arresto. Il giovane rampollo, figlio del boss Luigi e nipote del defunto Michele, nascondeva addosso due stecchette di hashish e 30 euro in contanti ritenuto provento illecito. In attesa di giudizio è stato sottoposto ai domiciliari.

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IL CLAN DI CAMORRA DI CASTELLAMMARE

La deriva del clan Cesarano ha favorito la formazione di una nuova compagine che avrebbe cercato di conquistare le zone nell’area nord di Castellammare attraverso una serie di estorsioni ai danni di commercianti ed attività imprenditoriali della zona. I maggiori esponenti del clan D’Alessandro la cui roccaforte resta il quartiere Scanzano sono attualmente detenuti, ma il sodalizio criminale rappresenta ancora oggi una potente e
strutturata consorteria criminale operativa nell’approvvigionamento e vendita di sostanze
stupefacenti e nelle estorsioni ad esercizi commerciali ed imprese locali.

Il clan avrebbe inoltre acquisito la gestione monopolistica del settore delle onoranze funebri – come confermato dalle interdittive antimafia emesse da varie Prefetture – del trasporto degli infermi e della fornitura all’ingrosso di prodotti ittici. Ciò ha trovato riscontro nell’indagine conclusa dai Carabinieri. Il 4 dicembre 2021 con l’esecuzione di un sequestro preventivo. Il provvedimento ablativo ha riguardato società impegnate nella gestione delle ambulanze e nel commercio ittico intestate fittiziamente a prestanome. L’inchiesta ha evidenziato anche le attività di riciclaggio dei capitali provenienti dalle attività estorsive e dai traffici di stupefacenti svolte attraverso le ditte sequestrate.

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