18.1 C
Napoli
mercoledì, Maggio 1, 2024
PUBBLICITÀ

Vincenzo Di Lauro e gli affari sulle case, il business delle aste giudiziarie grazie a due fratelli

PUBBLICITÀ

Vincenzo Di Lauro pensava al suo clan come un’azienda pronta a diversificare gli investimenti e a trovare nuovi introiti. Un settore constatemene monitorato era quello delle aste di case e locali, infatti, il boss si sarebbe avvalso del contributo di Alessandro e Gennaro Nocera. Secondo le indagini della Dda i due fratelli si sono occupati della gestione dei conti correnti e della parte finanziaria della cosca dei Milionari.

Inizialmente i Nocera erano legati alla Vanella Grassi e poi si sarebbero messi ad incondizionata disposizione del secondo figlio di Paolo Di Lauro dando così un contributo concreto all’organizzazione criminale. Dunque per i magistrati i fratelli hanno dato una disponibilità effettiva e non una semplice vicinanza all’organizzazione o al singolo affiliato.

PUBBLICITÀ

L’INTERESSE PER LE SOCIETA’ E PER LE ASTE PUBBLICHE

Dunque Vincenzo Di Lauro riteneva fondamentale fare business sulle aste immobiliari e proprio ai Nocera aveva dato quell’incarico al fine di rafforzare le attività economiche e logistiche del clan. L’organizzazione criminale, fondata da Ciruzzo ‘o Milionario, era sempre alla ricerca di immobili da comprare a basso prezzo per accontentare affiliati e i loro parenti, senza, però, rinunciare alle plusvalenze sulle vendite. Tutto ciò avveniva attraverso le minacce camorristiche tese ad eliminare ogni possibile concorrenza.

L’AGGIUDICAZIONE DELLE ASTE

Massimo Landolfo e Decio Silvestri individuavano e acquisivano le informazioni sugli immobili all’asta, dopodiché si occupavano degli aspetti burocratici necessari alla
partecipazione. Invece ai fratelli Nocera spettava la fase più operativa, che
comprende l’attività di intermediazione con i potenziali acquirenti sia nella fase preliminare
di partecipazione all’asta che all’avvenuta aggiudicazione dell’immobile.

Inoltre i fratelli intervenivano, personalmente o mediante altri soggetti, nella
procedura di aggiudicazione, allontanando, con intimidazione e minaccia, altri
eventuali offerenti. In ogni caso impedivano agli altri partecipanti di rilanciare rispetto
alla loro offerta proposta, così evitando che il prezzo dell’immobile potesse aumentare.

Già immediatamente dopo la pubblicazione dell’avviso d’asta degli immobili, gli indagati cercavano di ottenere le notizie direttamente sul territorio e partecipando alle visite fissate per visionare l’immobile prima della formulazione delle offerte. In ogni caso i Nocera quando non riuscivano in via preventiva ad individuare tutti i possibili interessati, agivano direttamente il giorno dell’asta minacciando gli altri concorrenti ed evitando che questi, nei casi di aggiudicazione senza incanto, rilanciassero ulteriormente rispetto all’offerta presentata in busta chiusa.

FRATELLI AL TELEFONO

Il comportamento criminale dei fratelli Nocera emerge emblematicamente da un’intercettazione, risalente al febbraio del 2019, dalla quale si comprende il loro interessamento per una casa situata al Rettifilo di Napoli. Infatti dalle parole dei fratelli è possibile distinguere il comportamento intimidatorio rivolto all’acquirente avversario.

Alessandro Nocera: Ora andammo a fare una casa al Corso Umberto. Ora ti faccio vedere
.. (inc.le) … in che senso sempre amichevolmente dai però

Mario Castelli: Di dove sono?

Alessandro Nocera: Dei Ponti Rossi, non so .. .fece vedere che non … (inc.le) .. gli diede il nome Decio (ndr SILVESTRI Decio) … ti diede il nome Decio?

Gennaro Nocera: G.S.

Alessandro Nocera: Lui e il fratello stavano … si presentarono loro, eh? Noi stavano nel Q3, il Q3 bianco a come vennero loro scendemmo dalla macchina tutti e tre, io questo e inc …

Gennaro Nocera: uah a come scesi io dalla macchlna … quellì incominciarono già a capire

Alessandro Nocera: Già capì dai!

Mario Castelli : e va bè quello…

Gennaro Nocera: Entrai dentro … vicino a quello “l’avvocato dove sta, ma sta?” “ma sei
interessato alla casa qua? .. .fai un passo indietro!” … (inc.le) .. . “ma non si fa … ” … “Come non si fa così? Fai un passo indietro!” … “ma chi ti ha mandato … (inc.le) a qualcuno?” .. .”No” … “Oggi mi devi venire a bussare … dobbiamo andare da questo … ora ce ne andiamo di là. .. ma tu come ti chiami?” … “Massimo” … “chiama a lui e vieni da noi” … “il regalo?” … “il regalo sta … (inc.le) … quale regalo? … fai una cosa, dissi, vieni domani pomeriggio, ti faccio il regalo. No, ma non si fa così” .. “perché non si fa così? TI HO DETTO VIENI A SECONDIGLIANO”. Quell’altro “a Mergellina” e diglielo a quello di
Mergellina “gli hai dato 3000? e ora hai refuso (ndr perdi) altri 3000 euro. 

Infine la gara si concludeva con la “mancata proposizione di offerte più alte da parte degli offerenti’, e la conseguente aggiudicazione dell’immobile a Silvestri per oltre 62mila euro. Così gli inquirenti hanno dedotto che la “mancata proposizione di offerte più alte da parte di G.S.” fosse frutto delle intimidazioni condotte da Gennaro Nocera prima dell’inizio della procedura di gara.

La ‘faccia pulita’ dei clan Di Lauro e Vanella Grassi, tutte le società sequestrate: colpo da 8 mln di euro

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ragazzini accoltellati all’Arenile, il fermato è il figlio del ras della Vanella Grassi

Finora nessun coinvolgimento diretto in dinamiche criminali. Ma una parentela ‘importante’ dal punto di vista criminale, quella di essere...

Nella stessa categoria