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lunedì, Maggio 6, 2024
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“Arrapess l’uocchie…”. Chi è Gennaro Rizzo, la presunta talpa della Procura di Napoli: informazioni ai Di Lauro in cambio di soldi

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E’ una delle figure chiave dell’inchiesta sulla “camorra Spa” che ha portato all’arresto di 27 persone, 41 quelle sotto indagine: si tratta della ‘talpa’ della Procura di Napoli che, secondo i magistrati, avrebbe non solo avrebbe dato informazioni riservate alla malavita ma si sarebbe proposto anche come prestanome per affari illeciti. L’accusa grave per Gennaro Rizzo, 67enne dipendente amministrativo del ministero della Giustizia, è concorso esterno in associazione mafiosa. Già mesi fa Rizzo subì una perquisizione domiciliare nell’ambito dell’inchiesta, a seguito della quale fu sospeso dal servizio.. Nel mirino affari, conversazioni e rapporti con pregiudicati, camorristi e personaggi a dir poco sospetti. Rizzo da una parte faceva l’autista di magistrati della DDA e frequentava stanze e uffici della procura, dall’altra avrebbe dato informazioni utili agli indagati.

Nel 15 febbraio 2019, i carabinieri intercettano i colloqui – grazie ad virus spia trojan installato sul cell dell’indagato – durante una riunione alla quale partecipano Mario Castelli, consulente finanziario arrestato nell’ambito dell’inchiesta e zio di Rizzo, lo stesso Rizzo e gli imprenditori Gennaro e Alessandro Nocera (consulenti finanziari finiti anche loro nell’inchiesta).

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Dall’ascolto delle conversazioni emerge chiaramente «il coinvolgimento di Rizzo nell’organizzazione di una rapina a mano armata ai danni di un facoltoso imprenditore presso la sua abitazione, luogo in cui lo stesso occulterebbe milioni di euro all’interno di diverse casseforti”. L’autista si rende disponibile a reclutare persone di fiducia e soprattutto idonee a portare a termine la rapina, vantando tra i suoi contatti anche un “poliziotto”. Ma a corroborare la familiarità dell’autista dei pm della Procura con ambienti vicini ai Di Lauro c’è poi l’intercettazione nella quale Rizzo manda gli auguri di buona Pasqua a “Enzo” (Vincenzo Di Lauro). Infatti, Rizzo avrebbe mandato gli auguri tramite Daniele Volpicelli: “Ti sei dimenticato di farmi fare gli auguri all’amico amico”.

Secondo i magistrati la talpa della procura aveva partecipeto agli affari di Nocera sulle aste immobiliari, business che quest’ultimo faceva insieme a Vincenzo Di Lauro. “Rizzo Gennaro, dipendente statale, trova nella figura di Nocera Gennaro l’opportunità per realizzare ingenti guadagni”, scrivono i magistrati.

Il ruolo assunto da Rizzo all’interno della Procura della Repubblica di Napoli ha
consentito allo stesso di fare la conoscenza di numerosi magistrati. Tale circostanza, ben nota al nipote Mario Castelli, consulente del clan Di Lauro, viene immediatamente sfruttata nel tentativo di avere informazioni sensibili, come ad esempio la richiesta di Castelli di avere notizie circa un “atto di sequestro” di un Bingo a firma di un magistrato. Visto la delicatezza della questione Rizzo si sarebbe recato presso l’ufficio dell’inquirente per “al fine di carpire, con artifizi e raggiri, informazioni riservate da riferire poi al nipote”. Ecco cosa emerge da un’intercettazione

CASTELLI Mario: zio Genny
RIZZO Gennaro: we amore, io mò sto uscendo dalla segreteria di Giuliano, ho parlato con
la polizia giudiziaria e niente … ho fatto lo gnorry no? … ho detto ciao senti . .io sono stato con mia moglie e con mia sorella sono stato al bingo, a giocare al bingo … ho detto … e siccome ci sta l’amministratrice che ha l’auto sequestrata, si potrebbe sapere il motivo? .. . ha detto: ho già capito di chi stai parlando … stiamo parlando del bingo di giuglianoho detto: si!!.. .. ha detto: dille che lo sa sicuramente perchè è stata sequestrata, lei lo sa …”

Rizzo, nell’aprile 2019, chiede al nipote di far recapitare un suo messaggio a Nocera Gennaro, invitando quest’ultimo ad essere più attento, in quanto ha notato, di recente, un movimento nel suo ufficio (Procura della Repubblica di Napoli), definito nella circostanza “strano”, facendo riferimento ad una riunione tra Magistrati considerata dall’autista “sospetta”. 

RIZZO Gennaro: ma Genny … digli a Genny(ndr NOCERA Gennaro): … “arrapess l’uocchi” … [di stare attento] solo questo gli voglio dire … ho visto una cosa l’ultimo giorno in ufficio che non mi è piaciuta … vabbè

CASTELLI Mario: eh vabbè
RIZZO Gennaro: si sono uniti la mia con quell’altro … stavano in riunione …
CASTELLI Mario: ah si …
RIZZO Gennaro: si stavano in riunione … dissi io qualcosa confubula … va buono
CASTELLI Mario: quindi e vabbè
RIZZO Gennaro: è strano che si incontrano lei e lui. .. hai capito? …
CASTELLI Mario: ho capito … ho capito …

Una delle prove più pesanti sono gli incontri che la talpa della Procura avrebbe avuto con Vincenzo di Lauro. Incontri che avvenivano presso alcuni uffici di una società in via Nazionale nel 2019 dove c’erano anche Gennaro e Alessandro Nocera, oltre al nipote Castelli e anche durante una cena.

Insomma accuse gravissime che spetterà ai difensori di Rizzo smontare.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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