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venerdì, Maggio 3, 2024
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GIUGLIANO: RIPARTIRE DALLA ”QUESTIONE SICUREZZA”

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Sala colma questa mattina per la seconda conferenza regionale sulla Sicurezza “Polis”, svoltasi nei beni confiscati ai clan e intitolati al poliziotto Ammaturo. Diversi gli interventi delle autorità in merito alla questione sicurezza. Per garantire la sicurezza ai cittadini “c’è bisogno di una strategia organica. Le risposte emotive non risolvono il problema”. Ha esordito così il viceministro dell’Interno, Marco Minniti, intervenendo al dibattito. Per Minniti “sicurezza e certezza della pena camminano insieme e noi nel pacchetto sicurezza questo aspetto lo abbiamo affrontato”. Minniti ha inoltre ribadito “la necessità che contro chi si macchia di reati predatori, ci sia un giudizio rapido, senza uscire dal carcere”. Ed il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, ha chiesto- intervenendo nel corso della tavola rotonda- l’istituzione di un’ agenzia per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. “La proposta la porteremo in Parlamento e lo dico da presidente della Commissione antimafia”. Il presidente dell’Antimafia ha poi ricordato come nella vicina Casal di Principe all’interno della villa sequestrata al boss Schiavone continuavano a vivere i suoi familiari. “E come si e’ fatto a non vedere?” ha proseguito Forgione parlando anche del caso di Reggio Calabria dove ci sono decine di beni confiscati.

Questione “sicurezza”.
È tornato, poi, sulla questione sicurezza il Presidente della Provincia di Napoli, Riccardo Di Palma, che ha sottolineato la grande sperequazione della nostra Regione, nella quale “un sesto degli abitanti vive nella provincia di Napoli. Occorre -ha continuato Di Palma- una forte sinergia tra Forze dell’ordine, Stato ed Enti locali per far fronte a questa particolare situazione. Purtroppo il tenere sotto costante osservazione la camorra ha fatto recuperare spazio alla microcriminalità e per cercare di modificare la realtà attuale occorrono nuove politiche sociali, quindi culturali e solo in ultima istanza la repressione”. Notevole la relazione dell’assessore regionale alla sicurezza delle città, Andrea Abbamonte che ha sottolineato come, in realtà, la Campania vive una grande contraddizione. “Il 58% dei cittadini dichiara di vivere in ottime condizioni ma ci si lamenta comunque della poca sicurezza” Questo evidente elemento contraddittorio ha portato l’assessore Abbamonte a parlare di “due facce della stessa Campania: Napoli e Caserta, ad esempio sono molto al di sopra della media nazionale, non così il resto delle città della Regione”. E quasi in contrasto con quanto affermato dal ministro Mastella che parla quasi di un bisogno di sicurezza mediato se non amplificato e reso reale dai media, Abbamonte sostiene la necessità reale della militarizzazione del territorio a partire poi dall’infittirsi dei controlli all’interno dei singoli “esercizi commerciali per i quali è stato già siglato un accordo che prevedrà la collocazione di telecamere interne collegate direttamente alle forze dell’ordine”. Riferendosi strettamente alla piattaforma ideata da Polis, Abbamonte ne ha messo in luce i principali obiettivi: “Confrontare i dati della criminalità con quelli della sicurezza percepita dai cittadini, rilevati dall’Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana, e incrociare domanda e offerta di sicurezza per una sempre più efficace programmazione degli interventi”.

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Rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza urbana.
Abbamonte ha inoltre presentato il primo rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza urbana della Regione Campania, una ricerca condotta da Censis, Il Sole 24Ore, Iprs e Adacta, su duemila cittadini campani. “Prevista come piattaforma di lavoro dalla Legge regionale 12 del 2003 – ha ricordato l’assessore- questa conferenza elabora e sviluppa le esperienze e le attività messe in campo dai diversi attori istituzionali e sociali sulla sicurezza urbana per trasferire buone prassi e sperimentare modelli di servizi ai cittadini”. In una pausa della conferenza il sindaco Taglialatela, insieme col direttore del Consorzio Sole, Lucia Rea, ha mostrato al presidente della commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, il risultato dei lavori in corso nell’ex villa bunker. “La firma dell’accordo con il Ministro Mastella per la realizzazione del Tribunale nei beni confiscati ai clan – dice il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela- insieme con tanti progetti comunali sui temi della sicurezza, costituiscono, a mio avviso, passaggi fondamentali e rappresentativi dello sforzo che stiamo compiendo, da un lato nella realizzazione di presidi di legalità e dall’altro nella costruzione di una rete solidale formata da cittadini, forze dell’ordine, scuole, associazioni e sindacati. La riconversione dei beni confiscati ai clan diventa una realtà sempre più importante e con un valore simbolico immenso – aggiunge Taglialatela – Dove una volta si decidevano spedizioni punitive e traffici di droga, ora si costruiscono presidi di legalità per archiviare anni di insicurezza e sfiducia nello stato. Sono, per questo, felice che la seconda edizione di Pol.i.s. si svolga nei beni sequestrati al clan Rea ma soprattutto che si tenga in quella che sarà la futura sede del Palazzo di Giustizia. Credo che evocare la struttura e le relazioni delle città greche – che nascevano intorno a quelle che erano le funzioni maggiormente rappresentative dello Stato e di quelle comunità – sia un auspicio che accogliamo tutti con grande entusiasmo e speranza”.

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