«Lasciamo perché riteniamo che il Partito democratico agisca secondo una politica troppo vicina alle logiche del centrosinistra, sempre più lontane da quelle del centro»: così il consigliere comunale Vincenzo Massarelli, spiega le ragioni del proprio recente passaggio, assieme a quello di altri quattro colleghi, nelle fila dell’Udc. Con lui, Vincenzo Vallefuoco, Antonio Albolino, Biagio Migliaccio, tutti provenieneti dalla ex Margherita, ed infine Crescenzo Capasso, ex Udeur. Un gruppo abbastanza consistente che fa mutare la geografia politica all’interno del Consiglio comunale di Mugnano, anche se non ci dovrebbero essere ripercussioni sulla giunta. L’ufficializzazione della loro decisione, è stata sigillata in un documento programmatico presentato durante l’ultima seduta di Consiglio comunale. In quella circostanza, i cinque consiglieri hanno motivato la loro decisione ed eletto il proprio capogruppo, l’avvocato Massarelli. «Riteniamo che dopo la spaccatura della politica nazionale in due poli, il Pd da una parte, il Pdl dall’altra, si sia creato un vuoto nel centro – prosegue Massarelli – Essendo accomunato ai miei colleghi da una matrice democristiana, abbiamo deciso di seguire le orme del senatore Ciriaco De Mita, ratificando il nostro passaggio all’Udc, e sperando di poter colmare quel vuoto». I cinque demitiani tuttavia, restano nella maggioranza amministrativa del Consiglio comunale. «Non potevamo fare diversamente – spiega il capogruppo degli indipendenti – Era un atto doveroso verso gli elettori che ci hanno accordato fiducia e dato mandato a rappresentrali durante i prossimi due anni. Fino a quando il mandato non scadrà naturalmente, noi resteremo nella maggioranza di Daniele Palumbo». Una maggioranza che conta 22 consiglieri più il sindaco, e nella quale il Pd è rappresentato da 4 ex diessini, e due ex rappresentanti della Margherita che hanno preferito il Partito democratico, all’area di centro che anche a Mugnano si è oramai costitutita. «Siamo certi – conclude Massarelli – di aver fatto una scelta coraggiosa, poiché antecendente i risultati delle elezioni. Dopo di noi, alla luce di quello che accadrà nella politica nazionale, altri faranno la nostra stessa scelta». Alla costituzione della nuova Unione di Centro, ha applaudito lo stesso senatore che giorni fa, ha preso parte all’inaugurazione della nuova sede di via Manzoni dell’Udc. Un partito che a Mugnano tenta di ricomporsi dopo che nelle ultime elezioni, quelle dell’aprile del 2005, si attestò ad appena 233 voti, risultato che non consentì a nessun candidato di sedere in assemblea cittadina.
MONICA D’AMBROSIO
Il Mattino il 10/04/08
