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GIUGLIANO, DORME NELLA SCALA DI UN PALAZZO. UN SOLO RICORDO: «SONO NATO A SASSARI»

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«Voglio tornare a casa, non ce la faccio più a vivere così». Accento sardo, anzi sassarese, fortissimo. Gentilezza e disponibilità eccezionali. E una dolcezza infinita, che l’ha fatto apprezzare dagli abitanti del palazzo di un quartiere di Giugliano, in cui vive. Nell’androne. L’aiutano a tirare avanti e, impietositi dalle sue condizioni, soprattutto psicologiche, hanno segnalato il fatto a «Chi l’ha visto?». Oggi alle 21, Federica Sciarelli racconterà la storia di Cosimo Marras, o forse Andrea Piras, o forse Mario …: chi lo sa? Lui ha cambiato nomi e cognomi in continuazione. Tutti sardi. L’unica certezza è la sua inflessione sassarese.

La storia di Cosimo, a «Chi l’ha visto?», arriva dal cuore della Campania e la speranza è che le sofferenze del sassarese senza identitità e senza ricordi possano concludersi. Magari con un ritorno a casa. Se qualcuno lo riconoscerà.

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Cosimo, questo è l’ultimo nome che ha detto a chi l’ha avvicinato nei giorni scorsi aggiungendo anche un cognome, Marras, che ha poi cambiato più volte, ma sempre riferendo tipici cognomi sardi, dovrebbe avere una quarantina d’anni. È un senzatetto discreto e gentile che potrebbe anche essere definito atipico. Al mattino si alza sempre di buon’ora, fa qualche centinaio di flessioni nell’androne del palazzo in cui trascorre la notte, si pettina specchiandosi sul vetro del portone e poi esce. Sta via per tutto il giorno. Anzi, scompare. Inghiottito dai vicoli di Giugliano. Come un fantasma. Che ricompare la sera, per dormire lì al sicuro, nell’androne di quel palazzo dove tutti gli vogliono bene.

Gli abitanti di Giugliano hanno cercato tra le foto degli scomparsi di Chi l’ha visto? e hanno trovato qualche vaga rassomiglianza, ma nessuna certezza. Lui ha detto di essere nato a Sassari. E dal Sassarese, anzi da Porto Torres per essere più precisi, è scomparso, quattro o cinque anni fa, un uomo che si chiama proprio Cosimo Marras, che all’epoca aveva 40 anni (quindi più o meno corrisponde con l’età che il senzatetto ha detto di avere) e di cui si è persa ogni traccia.

Ora ecco un Cosimo Marras che riemerge dal nulla, dalla disperazione. Sarà lui? Chi lo sa? Oggi qualcuno potrebbe riconoscerlo ed esaudire quel desiderio che ha espresso alla giornalista di «Chi l’ha visto?» che ha raccolto la sua breve testimonianza: «Vorrei tornare a casa, ora sta vivendo solo della solidarietà di persone che mi conoscono appena, ma che mi vogliono bene, mi danno da mangiare e mi lasciano dormire qui nell’androne di questo palazzo». A Giugliano nel cuore della Campania.

La Nuova Sardegna – 24/11/2008

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