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venerdì, Giugno 21, 2024
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RAPINA ALLE POSTE DI QUALIANO, L’ARTICOLO DEL MATTINO

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di ANTONIO POZIELLO


QUALIANO. Torna la banda dell’ariete, svaligiato l’ufficio postale di Qualiano. Il bottino è di circa trentacinquemila euro. I banditi non sono, però, riusciti ad impossessarsi del denaro, per un valore di circa centomila euro, scaricato pochi minuti prima dal furgone portavalori e riposto in cassaforte, limitandosi a razziare le banconote custodite nelle varie casse.
La banda è entrata in nazione poco dopo l’apertura. Il colpo era studiato nei minimi dettagli. Mentre un autocarro su cui era stata saldata una trave di acciaio si lanciava contro le porte blindate, aprendo un varco ai banditi, entrava in azione un kommando composto da sette persone armate di pistole e mitra. Tre sono penetrate all’interno dell’ufficio, mentre altri due, armati di mitra, prendevano posto uno all’esterno dello sportello postale, l’altro all’incrocio tra Piazza Kennedy e Via Santa Maria a Cubito. I malviventi sono poi fuggiti via a bordo di due auto che erano in attesa fuori con due complici a bordo ed il motore acceso.
Inutile l’immediato accorso dei carabinieri. Probabilmente i banditi erano sintonizzati sulle frquenze delle forze dell’ordine, perché sono fuggiti appena è stato diramato l’allarme via radio. Complessivamente la rapina è durata meno di quattro minuti.
Sull’accaduto indagano ora i carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenete Orazio Ianniello. Per gli investigatori i rapinatori sarebbero dei professionisti, probabilmente il kommando è lo stesso che ha messo a segno una rapina analoga circa due mesi fa ai danni dell’ufficio postale di Villaricca. E’ probabile che il sistema dell’ariete possa ora essere “esportato” ed utilizzato in altri colpi ai danni di uffici postali e bancari anche fuori regione.
Secondo i testimoni i banditi sembravano sicuri, freddi, determinati. Avevano studiato tutto fin nei minimi dettagli e si muovevano con estrema sicurezza anche all’interno dell’ufficio postale. Probabilmente avevano effettuato numerosi sopralluoghi all’interno dello sportello.
Gli investigatori ieri hanno a lungo sentito i dipendenti dell’ufficio ed altri testimoni, mostrando loro alcuni identikit e le foto di alcuni pregiudicati. Hanno anche acquisito i filmati alcune telecamere che si trovano lungo il percorso che avrebbero fatto i banditi per arrivare all’ufficio postale e che potrebbero aver ripreso i membri del kommando prima che entrassero in azione.



IL MATTINO 4 GIUGNO 2003

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