Sermoni per richiamare il senso di civiltà dei fedeli e scongiurare il deposito selvaggio della spazzatura davanti la chiesa San Pio X. Don Tommaso D’Ausilio richiama i parrocchiani dall’altare e a ogni messa non si stanca mai di ripeterlo, ma se la prende anche con l’Amministrazione comunale che, secondo lui, accumula ritardi per la raccolta differenziata. Lui in chiesa sta raccogliendo i cellulari dismessi per una questione di beneficenza, ma ha aderito al progetto dei gesuiti soprattutto per evitare che i rifiuti tecnologici finissero nei sacchetti. «Diventa difficile convincere i fedeli a fare i bravi cristiani se non trovano per strada i cassonetti – dice don Tommaso -. Questa è una città di peccatori e non bastano le preghiere per arrivare al miracolo della civiltà. Bisogna agire e rispettare le regole. La spazzatura va depositata di sera e il Comune deve provvedere a rimuoverla per tempo». Insomma, a Giugliano, la città dei veleni con il più alto numero di impianti e discariche, c’è uno sversatoio abusivo persino davanti all’ingresso della parrocchia di via degli Innamorati, all’incrocio tra via Limitone e via Vastarella. «Questi cumuli in strada davanti alla Casa del Signore sono un’offesa», dice dall’altare don Tommaso nel tentativo di sensibilizzare residenti e amministratori comunali. Dal Comune si dicono pronti con un bando per il servizio integrato di rimozione. Approvato in giunta e dalla commissione, dovrebbe essere pubblicata a giorni. Ma i tempi di attuazione non sono stretti. «Meglio aspettare ancora e partire bene con il porta a porta – dice il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese -. Stiamo per affidare il nuovo servizio della Nu che prevede anche la differenziazione dei rifiuti. Per educare i cittadini, sono già attivi dei punti di conferimento in centro e sul litorale». Le stazioni ecologiche sono cinque, tra il centro e il litorale. Nel frattempo si pratica la differenziazione con cinque stazioni di conferimento che, dicono al Comune, hanno fatto raggiungere il traguardo del 16 per cento. «La differenziazione assistita ci consente di raccogliere materiale di prima fascia, cioè interamente riciclabile», spiega il dirigente comunale del settore ambiente Pierandrea Bentivoglio. Resta però il problema dei cumuli per strada. Sulle strade del Giuglianese corre lo smaltimento illegale dei rifiuti, ma si ammassano anche i rifiuti domestici. Che restano sui marciapiedi dei centri urbani fino a quando non vengono bruciati. Come succede spesso a Casacelle, sulla Circumvallazione esterna e nella zona Asi. I roghi sono continui e si individuano grazie a colonne alte di fumo denso e nero a tutte le ore. «Gli impianti di Cdr funzionano a singhiozzo, le discariche non bastano mai, la differenziata è ancora un miraggio. Così si costruiscono inceneritori fai-da-te che producono diossina a tutti gli angoli di strada», dicono gli ambientalisti.
TONIA LIMATOLA
Il Mattino 04/02/09


