«Il nostro obbiettivo è la messa in sicurezza globale della Tangenziale, un impegno compreso nel patto per la sicurezza di Napoli e provincia e, per la cui realizzazione, è previsto l’impegno di 50 agenti». Ciro Nobile, dirigente del compartimento di polizia stradale della Campania, spiega così l’installazione di un sistema di controllo della velocità sulla Tangenziale di Napoli.
Il tutor, che sarà attivo da lunedì 9 febbraio, è costituito da apparati elettronici e spire sottopavimentate che vengono installate in corsia e che hanno il compito di rilevare la classe e la velocità di ogni singolo veicolo in transito. Sulla Tangenziale i dispositivi di rilevazione per il controllo della velocità con il sistema «tutor» sono stati installati in modo da poter monitorare la quasi totalità della tratta.
Il sistema risponde all’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza sulle reti stradali attraverso il controllo del rispetto dei limiti di velocità prescritti che, sulla tangenziale di Napoli, è 80 chilometri orari per i veicoli leggeri su tutta la tratta monitorata.
«È necessario non solo installare un tutor – prosegue il Nobile – che possa, soprattutto nelle ore notturne e serali, rilevare gli eccessi di velocità di chi guida, ma anche intervenire di persona per poter contestare l’uso, durante la guida, di cellulari o del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, elementi che, abbinati all’altà velocità, possono comportare grossi rischi per chi è al volante». «Quando la tecnologia è messa al servizio della vita umana, tutti dobbiamo sentirci in obbligo di sostenerla – afferma Antonio Coppola, direttore dell’Aci Napoli ed amministratore delegato dell’agenzia regionale per la sicurezza stradale – e, proprio perchè la guida a velocità eccessiva continua a rappresentare una delle principali cause d’incidente, è necessario intervenire con iniziative ad ampio raggio. I tutor, perciò, servono a tutelare la sicurezza della circolazione e a salvaguardare la vita degli utenti della strada».
Alla conferenza ha preso parte anche Marco Bianchi, amministratore della Tangenziale di Napoli
spa che ha parlato, riferendosi al nuovo tutor, di «una nuova stagione del comportamento di chi guida, cittadini napoletani e non. Questo è solo il primo passo per preservare la sicurezza sulle strade in Campania; infatti installeremo, entro l’anno, altri tutor sulla Domiziana, la strada più pericolosa
dell’intera regione».
«Nove morti sulla tangenziale di Napoli, nel 2008 – conclude Bianchi – rappresentano un bilancio
inaccettabile a cui è obbligatorio porre un freno con uno strumento che, già altrove, ha permesso di
ottenere buoni risultati in termine di riduzione degli incidenti sulle strade». Il sistema, finanziato dal
ministero degli Interni, ha richiesto un investimento di 900 mila euro.
Il Mattino 06/02/09